Pesaro, ex Bramante: spunta un nuovo compratore

Pesaro, ex Bramante: spunta un nuovo compratore
Pesaro, ex Bramante: spunta un nuovo compratore
di Thomas Delbianco
5 Minuti di Lettura
Venerdì 30 Dicembre 2022, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 15:04

PESARO. Contenitori vuoti centro-mare, spiragli per l'ex Bramante con un nuovo potenziale acquirente. L'inps punta a creare una «struttura turistica per anziani benestanti a Villa Marina». Opere accessorie, «nel 2023 inauguriamo la bretella di Muraglia e via agli altri lavori. Il vecchio palas? Mi crea grande ansia, ma a a inizio anno la nuova ditta potrà ripartire». Il sindaco Matteo Ricci si è presentato ieri, terminata la riunione di giunta e accompagnato da alcuni assessori, alla conferenza di fine anno in piazzetta Mosca, tenuta all'aperto e senza bisogno di entrare alla Casetta Vaccai, viste le temperature gradevoli, senza argomenti specifici da introdurre. Ha così lasciato campo a tutte le domande dei giornalisti, che per un'oretta gli hanno sottoposto quesiti su vari temi cittadini, dalle infrastrutture, ai contenitori nuovi, fino alla viabilità, turismo-cultura, sanità e rapporti con la Regione, politica nazionale e locale.  

«Per l'Ex Bramante Cassa Depositi e Prestiti ha individuato un altro potenziale compratore - è la notizia principale emersa ieri - Cdp aveva venduto il bene ad un fondo, che si era affidato ad impresari locali, il fondo si è poi tirato indietro ed il bene è tornato a Cassa Depositi e Prestiti, che lo ha rimesso sul mercato. Per noi è molto importante questa operazione, è legata al tema degli oneri di urbanizzazione per il sottopasso lungo la Statale e la riqualificazione del piazzale di largo Aldo Moro». Restando nella zona del centro storico, «l'ex Intendenza di Finanza è il piano al momento più avanti tra quelli curati dall'Agenzia del Demanio. Il direttore è in gamba e sta lavorando molto bene, spero che vadano avanti il più velocemente possibile anche per la questura nell'area delle caserme». Spostandoci nella zona mare, c'è l'annoso problema dell'ex colonia Villa Marina, che l'Inps non è riuscita a vendere dopo una serie di aste andate deserte.

La trasformazione

«La Fondazione Patrimonio Inps sta trattando per una trasformazione dell'area di Villa Marina, hanno ripreso la vecchia idea per strutture socio turistiche per anziani benestanti. Stiamo ragionando con loro su cosa fare nella parte sportiva, dove sicuramente nello spazio aperto tornerà il luna park nell'estate 2023. La struttura non diventerà più la sede dell'Aspes che potrà contare invece sulla valorizzazione dell'area nella vecchia tribuna Prato dello stadio Benelli. L'ex palestra di Villa Marina, ora di nostra proprietà, potremmo anche rivenderla se diventerà di interesse per allargare il piano dell'ex colonia». Capitolo Pnrr: ieri in giunta sono stati approvati in extremis gli ultimi progetti legati ai bandi già vinti, tra cui il recupero di Palazzo Almerici. «Nei prossimi mesi dovremo portare avanti tutta la procedura delle gare, gli uffici stanno correndo moltissimo. Ma vogliamo anche vincere altri bandi, oltre al più recente della casa delle tecnologie». Il sindaco fa capire di vivere questa seconda parte inoltrata del secondo mandato con un «notevole stato di ansia, perchè vorrei che si realizzassero più cose possibili dal punto di vista degli investimenti, anche se sto entrando nell'ottica dell'eredità.

Sicuramente ci sono cose che dobbiamo finire entro il mandato, una è il vecchio palasport, finalmente il cantiere è stato consegnato al Comune dalla ditta precedente, in modo tale che a gennaio possa entrare la nuova ditta per finire i lavori. Il fatto che abbiano partecipato così tante imprese alla manifestazione di interesse (ieri il sorteggio per scegliere 10 ditte, dnr) è positivo, Nella classifica del'ansia questo impianto sta al primo posto». Dall'ansia si passa alla «giusta tensione» per affrontare la sfida della Capitale della Cultura, «sia con eventi e inziative a Pesaro, sia con presentazioni che andremo a fare in giro per l'Italia e per il mondo. Sul programma ci saranno cose bellissime già dal 2023, grandi eventi, cose di grande impatto culturale». Da ormai tre mesi, era il 2 settembre, non si parla più pubblicamente dell'arretramento della ferrovia. Nel frattempo è cambiato il Governo...«1,8 miliardi di euro, l'opera più grande che lasceremo in eredità. Le risorse sono nel bilancio dello Stato, il Governo ha tolto soldi sulle ciclabili, ma l'operazione della ferrovia è rimasta. Speriamo di risucire a fare passi avanti progettuali già nel 2023».

Strada Carloni

Le cose da chiedere sono tante, tra queste le opere accessorie alla terza corsia: quando riaprirà Strada Carloni? «C'è stata una pausa natalizia sui lavori, i tempi restano quelli annunciati (fine febbraio-inizio marzo, bdr). Il 2023 sarà l'anno in cui inaugureremo la bretella di Muraglia, e se Autostrade manterrà l'obiettivo di affidare gli altri lavori a Pavimental, risparmiando così un anno nella gara, potremo vedere avviare i lavori anche sulle altre opere, Bretella Gamba-Pica, bretellina di Santa Veneranda, mentre il secondo casello deve andare all'approvazione definitiva e se ne parlerà nel 2024». Nelle relazioni con la Regione il sindaco parla ancora di un «rapporto corretto dal punto di vista istituzionale», pur avendo definito «vergognoso l’avallo da parte della Regione Marche alla riforma del San Bartolo, è un atto molto grave che ha creato una frattura con i Comuni, Pesaro e Gabicce, e la Provincia». E inviando a Palazzo Raffaello critiche anche sulla sanità: «L’unica cosa positiva è l’accordo di mediazione fatto sul nuovo ospedale. Per il resto la sanità è peggiorata, basta andare al pronto soccorso e parlare con i medici. A due anni e mezzo dal loro insediamento la Giunta Acquaroli deve prendersi la sua responsabilità». una battuta sulla politica, «2022 negativo, abbiamo perso in maniera netta le elezioni, sono preoccupato perchè continuo a vedere nel Pd tatticismi per cercare il consenso, mentre scendiamo nei sondaggi. A livello pesarese invece la situazione politica va bene, e abbiamo alleanze ampie». Poi l’augurio alla città: «Che il 2023 ci regali più serenità, lavoro e solidarietà. Il 2022 ha messo a dura prova famiglie e imprese a causa della crisi del costo energetico. L’auspicio è anche quella che non ci siano nuove emergenze sanitarie, viste le ultime notizie che stanno arrivando dalla Cina. Infine il pensiero all’Ucraina, speriamo che questa maledetta guerra finisca e che il 2023 ci porti la pace». Thomas Delbianco

© RIPRODUZIONE RISERVATA