Trovato nei pressi di un bar
Lui ha tentato di giustificarsi dicendo che gli era fuggito il gatto da casa ed era corso a cercarlo nel circondario. Ma i militari lo avevano trovato nei pressi di un bar, confutando la sua versione. Tra l’altro del gatto non c’è mai stata traccia, non era stato ritrovato e le ricerche si erano interrotte con l’arresto dell’uomo, senza troppi reclami. Così è stato istruito il processo con l’imputazione di evasione, reato che prevede la reclusione da uno a tre anni.
Ieri mattina si è arrivati alla sentenza davanti al giudice monocratico.
Il magistrato ha condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione, concedendo le attenuanti e per la scelta del rito abbreviato. Pena da scontate di nuovo agli arresti domiciliari con il permesso di poter uscire per recarsi solo ed esclusivamente al lavoro. Poi una serie di prescrizioni, tra cui non frequentare pregiudicati o detenere armi. L’uomo ha quindi ottenuto una misura più lieve rispetto al carcere. E’ difeso dall’avvocato Andrea Monsagrati del foro di Pesaro.