Non solo spiaggia, ma anche ambiente e lifestyle: alleanza nel segno del San Bartolo per l'estate post Covid

Pesaro, non solo spiaggia, ma anche ambiente e lifestyle: alleanza nel segno del San Bartolo per l'estate post Covid
Pesaro, non solo spiaggia, ma anche ambiente e lifestyle: alleanza nel segno del San Bartolo per l'estate post Covid
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 03:30

PESARO - Bella l’estate, quella che verrà. Più di tutto perché si preannuncia ricca di turisti con tanta voglia di mare. Certo per ora fioccano solo le richieste ma segnali di ripresa ci sono. Lo garantisce chi lavora nell’accoglienza turistica. Professionisti che hanno metabolizzato il cambio del modus operandi imposto dal Covid-19. Dall’estate scorsa, sanno che le finestre di prenotazioni sono cambiate, come garantire la sicurezza degli ospiti e hanno pure imparato a gestire l’isteria delle richieste last minute.

La stagione 2021, l’affrontano con un’arma in più. Non solo mare, spiaggia e cultura ma anche ambiente e lifestyle. Una combinazione che soddisfa le pretese del viaggiatore curioso di ieri ma anche le attese di quello di oggi, plasmato e sfinito dai divieti imposti dalla pandemia.

Sulla carta

Un altro modo di fare turismo che, questa volta, investe il tradizionale comparto alberghiero. Quello che fa davvero da leva sull’economia con i suoi concreti effetti moltiplicatori. Una potenza di fuoco che solo nel pesarese vale ben 17.380 posti letto. «Centinaia di strutture che, da ottobre sono rimaste aperte ma solo sulla carta perché senza clienti – osserva il direttore della Confcommercio Marche Nord, Amerigo Varotti -. Non si circola tra le regioni e non ci sono eventi che, come gli altri anni, riempivano le camere». Ad esempio, la cicloturistica di primavera di Gabicce o la serie di eventi che fa di Pesaro, oltre alla città creativa Unesco della musica, anche quella dello sport. «Comunque – conferma - sarà una grande estate».

Lo avverte dalle richieste d’informazioni che centralizza come agenzia Incoming. «Il che – conclude – non dovrà giustificare l’assenza di politiche concrete per aiutare le imprese. A livello nazionale vanno riviste le misure dei sostegni e, a livello comunale, valutati parametri diversi. Penso alla tassa sui rifiuti che va calcolata non sulle superfici ma sui rifiuti prodotti». Fabrizio Oliva, il presidente dell’Associazione Albergatori di Pesaro, Apa Hotels, stima che dal Capodanno ad oggi, sulla costa, gli alberghi hanno perso 100mila presenze e, anche lui, ha fiducia nella stagione e nelle opportunità che questo lembo dell’Adriatico regala ai turisti esigenti. «Quest’anno – spiega – stiamo per concludere, tra gli albergatori di Pesaro e di Gabicce, un accordo sulle offerte del Parco del San Bartolo. Quest’incantevole oasi naturale, emblema di un’offerta ambientale, paesaggistica e sportiva, va in sinergia con la nostra offerta relax, spiaggia, cultura e storia». Nasce, inatteso effetto positivo della seconda stagione pandemica, un piano di gestione forte e coeso. Più che “segnali” preferisce parlare di “speranze”, Alessandro Marcucci Pinoli, per tutti il conte Nani. Con i suoi 3 alberghi sulla costa (Alexander, Vittoria, Savoy) e 3 ad Urbino, ha un’offerta consistente, di 600 posti letto. «Conosciamo le nostre eccellenze ma, purtroppo, dipendiamo dai calendari delle vaccinazioni e dalle leggi. Quest’inverno mi sono inventato “la vacanza dei pesaresi a Pesaro” con un’offerta camera con cena per, forse, coprire i costi, ma le strategie commerciali valgono se sono inquadrate da norme e qui regna l’insicurezza. Inoltre – conclude – niente spinge i turisti a riservarsi un posto. Dopo tutto sanno che i nostri alberghi sono vuoti».

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