Emergenza medici: gara da 13 milioni di Marche Nord per le cooperative fino a 9mila turni di pronto soccorso e pediatria

Emergenza medici a Marche Nord, gara da 13 milioni per le cooperative. Gravi carenze in pronto soccorso e pediatria
Emergenza medici a Marche Nord, gara da 13 milioni per le cooperative. Gravi carenze in pronto soccorso e pediatria
di Lorenzo Furlani
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:06

PESARO Non solo nel pronto soccorso, anche a pediatria di Marche Nord è allarme rosso per il personale. Alla carenza cronica di medici specializzati nell’emergenza urgenza, si aggiunge una sopravvenuta insufficienza di pediatri in vista della programmata riapertura del reparto al San Salvatore di Pesaro, dopo due anni e mezzo di accorpamento di pediatria al Santa Croce di Fano, nel periodo della pandemia. Per sopperire al fabbisogno, la direzione generale dell’azienda ospedaliera ha bandito un poderoso appalto, del valore complessivo di 13 milioni di euro, per affidare all’esterno la copertura fino a circa 9.000 turni di guardia attiva diurna e/o notturna nei reparti di pronto soccorso e pediatria dei presidi di Pesaro e Fano. 


Provvedimento straordinario


Il provvedimento di Marche Nord è presentato come "straordinario e temporaneo", essendo risultati insufficienti finora gli avvisi per i contratti di lavoro a tempo determinato e i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato dei medici specializzati in medicina d’urgenza e in pediatria, ma l’appalto è previsto su un arco potenziale di 3 anni, nonostante la pianificata incorporazione dell’azienda ospedaliera dal prossimo primo gennaio nella nuova azienda sanitaria provinciale.

Il livello di guardia superato


A segnalare il superamento del livello di guardia per la continuità assistenziale sono stati la responsabile della direzione medica dei presidi Luana Stefanelli, il direttore del pronto soccorso Giancarlo Titolo e la direttrice di pediatria Monica Santoni con una relazione tecnico illustrativa in cui si chiede l’avvio urgente di una procedura per esternalizzare la copertura dei turni al fine di “scongiurare ipotesi di interruzione di pubblico servizio nei confronti dei cittadini ed evitare responsabilità, talora anche di rilievo penale, per comportamenti omissivi afferenti l’assistenza”. 


La determina che indice la gara europea - una procedura aperta suddivisa in 2 lotti in modalità telematica sulla piattaforma aziendale con offerte in scadenza il 29 settembre - è sottoscritta dalla direttrice generale Maria Capalbo, previ pareri dei direttori amministrativo e sanitario. 

La carenza cronica

Per quanto riguarda il pronto soccorso, già nella riunione dell’aprile scorso i direttori delle unità operative di Marche Nord avevano sollecitato il ricorso a un’agenzia esterna (nel frattempo è stata incaricata per tre mesi la Medical Line Consulting srl di Roma) per alleggerire il peso del servizio sui medici delle specialità equipollenti e affini dell’azienda, che garantiscono i turni dall'inizio dell'anno.

Era stata evidenziata nell’occasione l’esigenza di assicurare nei vari reparti le regolari attività di ricovero e di specialistica ambulatoriale. In seguito, la carenza dei medici al pronto soccorso si è ulteriormente aggravata, come riferisce la relazione, tanto che sono stati introdotti nei turni anche medici di discipline non equipollenti e non affini alla medicina di urgenza. E pure neolaureati senza esperienza.

Lo sdoppiamento dei servizi

Riguardo a pediatria, la relazione segnala che “a oggi l’organico presente è appena sufficiente a garantire il servizio di guardia attiva h24 su un unico presidio ospedaliero, ove è presente un punto nascita e l’attività di pronto soccorso pediatrico, oltre all’attività di degenza e ambulatoriale; pertanto, alla riattivazione della sede di Pesaro, si vedranno ovviamente sdoppiate le attività, con conseguente necessità di garantire la copertura di guardia attiva h24 su entrambi i presidi».


Lo scadimento della qualità


Il ricorso alle cosiddette cooperative, generalmente avvertito come uno scadimento della qualità dei servizi per l’elevato turn over del personale e per criteri di selezione meno rigorosi di quelli dei concorsi, già praticato nella regione in altri ospedali come quelli di Fermo e Urbino, è sperimentato a Marche Nord fino a ottobre per 146 turni totali del pronto soccorso, con una spesa di poco superiore a 200mila euro.

Ora l’azienda mette a gara per un anno, da novembre, 1.140 turni di 12 ore del pronto soccorso (70 per novembre e per dicembre e 100 per ogni mese successivo) e 1.160 turni a pediatria (80 per ciascuno degli ultimi 2 mesi del 2022 e 100 per i primi 10 mesi del 2023). La base d’asta è di 1.450 euro a turno indicato come prezzo di mercato (il secondo affidamento alla società romana era avvenuto a 1.455 euro). Un costo superiore agli oneri sostenuti per i medici dipendenti.


Spesa base di 1,6 milioni a reparto


L’importo che ne deriva è di 1.653.000 euro all’anno per il pronto soccorso e di 1.682.000 per pediatria. L’azienda, in base a effettive esigenze, si riserva un’opzione di durata dell’appalto per altri 2 anni e un’opzione di quantità del 30% per ulteriori turni per la durata massima di 3 anni. Tutto sommato i turni potenziali così salgono a 8.970 e la spesa complessiva a 13.006.500 euro. Una cifra di indiscutibile rilievo su base regionale significativa dell’attuale indirizzo della gestione ospedaliera.

Nella gara, il cui bando è stato pubblicato sulle Gazzette ufficiali dell’Unione europea e della Repubblica italiana, Marche Nord si riserva la facoltà di recedere dal contratto qualora Consip - la società del Ministero dell’Economia - aggiudichi il servizio a condizioni migliorative o vengano assunti medici sufficienti per coprire i turni. Possibilità, particolarmente la seconda, che ora appaiono puramente teoriche.

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