Masso di 10 tonnellate al Furlo minaccia di staccarsi: ora si rischia l'effetto Vajont

Il masso che minaccia di staccarsi al Furlo
Il masso che minaccia di staccarsi al Furlo
di Roberto Giungi
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Mercoledì 30 Giugno 2021, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 16:17

FURLO - Un masso alla Gola del Furlo di 10 tonnellate, a un’altezza di 80 metri, minaccia di crollare sulla strada e sul bacino idroelettrico sottostanti. Un eventuale tonfo potrebbe provocare un’ondata d’urto dell’acqua con conseguenze inimmaginabili. Perciò il livello è stato ridotto della metà. Il sindaco di Fermignano ha parlato di “effetto Vajont” «non per destare allarmismi, ma solo per lasciare intendere cosa potrebbe succedere come ipotesi estrema che da tutti deve essere scongiurata in termini di causa ed effetto» ha precisato. 

Area a ridosso della galleria
L’area interessata è quella a ridosso della galleria. Il Furlo malato grave ancor più se si tiene conto che l’attenzione è rivolta anche ad un altro costone da mettere in sicurezza sebbene al momento non è ritenuto nelle condizioni di precarietà del masso suddetto.

La relazione tecnica che i Comuni di Acqualagna e Fermignano avevano affidato ad esperti del Nord Italia, e che ha già richiesto una spesa di 30mila euro, è stata presentata l’altra sera nel corso di un incontro che ha visto la presenza dei residenti, dei sindaci Luca Lisi (Acqualagna) ed Emanuele Feduzi (Fermignano) e di alcuni rappresentanti dell’Enel.

In tutta urgenza sono state avviate le pratiche burocratiche per stabilire il piano degli interventi di risanamento e messa in sicurezza.

Impossibile al momento ipotizzare quanto tempo sarà necessario per rivedere la Gola del Furlo come nei tempi migliori riaperta al traffico.

Tagliate le reti
Le indagini si sono rivelate impegnative. Hanno richiesto anche l’impiego di droni spesso in difficoltà per i venti insistenti e le condizioni del maltempo che hanno caratterizzato il mese di maggio. Allertate le forze dell’ordine dopo che sono state trovate tagliate le reti alte due metri e mezzo poste per impedire l’accesso dei pedoni nell’area a rischio della galleria. Dal semaforo in avanti prendendo come punto di riferimento l’abitato del Furlo. Resta pedonale il tratto inverso per il quale urgono interventi per tenerlo pulito o ospitale.

L’accesso da Calmazzo
Argomento questo che merita una serie di considerazioni a parte legate anche all’accesso al Furlo stesso percorrendo la superstrada, evitando l’uscita per Calmazzo-Furlo come da norma abituale e raggiungendo l’uscita propria dopo avere oltrepassato il tunnel. Il sindaco Feduzi sottolinea che l’attenzione è stata costante e ancor più il livello lo sarà alla luce delle ultime rivelazioni che nessuno mai avrebbe solo ipotizzato così gravi e preoccupanti. È il momento di unire le forze per accelerare i tempi all’insegna dell’operatività e dell’ingegno. Una situazione così complessa non si era mai verificata.

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