Pesaro, nuovo allarme bomba: trovati altri ordigni dopo quella Case Bruciate. Ecco dove

Pesaro, trovate nuove bombe dopo Case Bruciate: ecco dove
Pesaro, trovate nuove bombe dopo Case Bruciate: ecco dove
di Miléna Bonaparte
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 15:16

PESARO Accanto al relitto d’aereo, trovato in mare davanti a monte Castellaro, un punto panoramico della falesia del parco San Bartolo, sono stati individuate alcune bombe inesplose che il velivolo della seconda guerra mondiale portava a bordo. Ordigni bellici davanti alla Croce, a circa 350 metri dalla costa, che la Capitaneria di porto, con una ordinanza di divieto della navigazione nello specchio d’acqua, in seguito alla disposizione della Prefettura, aveva subito deciso di rimuovere e spostare dal fondale per farli poi brillare, a circa 3 miglia dal punto del rinvenimento. Ma il bollettino meteo e le cattive condizioni del mare non hanno permesso le operazioni, che dovevano prendere il via tra ieri e oggi, fino al completamento della bonifica da eseguire nei giorni successivi. 


L’impegno


Impegnati nell’intervento ci sono gli artificieri del nucleo Sdai di Ancona, il corpo di Sminamento difesa anti mezzi insidiosi della Marina militare. Una bonifica segnalata alla Capitaneria di porto il 7 dicembre anche dal Comsubin, il comando del Raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei”, un reparto speciale della Marina militare che fa capo a Portovenere. «Il mare non è dei migliori - spiegano gli addetti della Guardia costiera -, le condizioni meteo sono poco favorevoli e, per il momento, abbiamo sospeso i lavori di ispezione subacquea e vigilanza marittima nei punti individuati per un raggio di 150 metri dal punto di ritrovamento del relitto, a 350 metri dal litorale.

Non sappiamo ancora quando potremo effettuare l’intervento di rimozione e brillamento degli ordigni bellici».


La segnalazione


La segnalazione della presenza dell’aereo militare sotto la sabbia del fondale è stata fatta alla Capitaneria di porto, a fine agosto, dalla Soprintendenza per il patrimonio culturale subacqueo di Taranto, che ha richiesto una prima ordinanza di interdizione dello specchio d’acqua davanti a monte Castellaro per fare ispezioni nell’area di ritrovamento del relitto, definito in prima battuta semplicemente di interesse storico. È seguita, il 21 ottobre, la comunicazione del Comsubin relativa agli esiti delle ricerche preliminari con l’identificazione esatta del luogo e delle coordinate geografiche dell’aereo. La Capitaneria di porto non ha finora riferito ufficialmente i dettagli su dimensioni, tipologia e caratteristiche del velivolo della seconda guerra mondiale. 


Il precedente


Ma la presenza delle bombe farebbe, anche se di poco, diradare il mistero, confermando se non altro che la nostra provincia è terra di relitti bellici e ordigni inesplosi, dopo la spettacolare operazione dell’Esercito a Case Bruciate domenica 4 dicembre, il bomba day con l’evacuazione lampo di un migliaio di residenti e festa di Santa Barbara, la patrona degli artificieri. Quest’anno nel territorio di Pesaro Urbino sono stati neutralizzati 36 pericolosi ordigni e, dal 2007 a oggi, risultano in tutto 360 le bombe che hanno richiesto l’intervento dell’Esercito nella zona. Invece nessun pericolo, naturalmente, per l’attesa missione in mare davanti alla Croce. Forse dalla costa, tempo permettendo, si potrà assistere alla deflagrazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA