Il primo è ritenuto l'esecutore materiale dell'assassinio, maturato per poter rubare la chiave della cassaforte del distributore, il secondo è imputato dell'omicidio e del successivo furto nel distributore, che fruttò ai due un bottino di 17 mila euro.
I dipendenti di Ferri hanno urlato invettive all'indirizzo dei due imputati all'arrivo in Tribunale, mentre la madre di Karim Bari gridava: «figlio mio sei innocente», venendo insultata anche lei dai dipendenti della vittima. Si tratta di un gruppo nutrito di operai con le loro mogli e i figli: indossano tutti una maglietta con la scritta Andrea.
L'udienza è stata rinviata al 12 maggio dopo che l'avv. Felice Franchi, difensore di Sabanov, ha presentato due eccezioni: nella prima chiede di spostare il processo altrove, perchè a Pesaro non ci sarebbe la serenità necessaria ad affrontare il giudizio, nella seconda sollecita il giudice a valutare alcuni atti depositati il 28 aprile scorso.
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