Pesaro, si intensificano Daspo e controlli in centro: sono diverse le zone considerate più critiche

Pesaro, si intensificano Daspo e controlli in centro: sono diverse le zone considerate più critiche
Pesaro, si intensificano Daspo e controlli in centro: sono diverse le zone considerate più critiche
di Thomas Delbianco
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Martedì 28 Marzo 2023, 02:30

PESARO «Arresti, daspo urbani, più controlli dei vigili urbani, e nessuna deroga sul regolamento. Così sta tornando il decoro in piazzale Primo Maggio e Olivieri», dice l’assessore al Commmercio Francesca Frenquellucci. Botta e risposta ieri in consiglio comunale sul centro storico. La consigliera dell’opposizione di Prima C’è Pesaro Giulia Marchionni è intervenuta con la sua interrogazione (presentata con Emanuele Gambini e Michele Redaelli), evidenziando che «negli ultimi tempi la discussione sul centro storico si è fatta sempre più forte, anche a seguito del regolamento per la tutela e il decoro. Nel regolamento sono stati distinti due ambiti, uno corrispondente al cardo e decumano e relativi margini. E un ambito più esteso relativo all’intero centro storico». 


Gli ambiti

«Questo regolamento - prosegue - prevede diverse prescrizioni sulla tenuta dei locali ed esercizi commerciali, in particolare quelli sfitti, e prevede che i proprietari debbano curarli.

Non osservare quelle prescrizioni determina nel regolamento sanzioni amministrative pecuniarie a carico dei proprietari oltre alla rimozione di quello che non è conforme al regolamento. Da qui - continua l’esponente di centrodestra - ci siamo chiesti che cosa l’Amministrazione intenda fare anche rispetto alle aree aperte, anche di pubblica utilità e proprietà comunale, oltre agli edifici comunali. Chiediamo all’Amministrazione se la zona antistante il Conservatorio Rossini e quella di piazzale Primo Maggio abbiano particolari deroghe che fino ad oggi non abbiamo visto rispetto alle prescrizioni, e lo chiediamo in virtù delle molteplici attività deturpative che vi proliferano. Persone che orinano a cielo aperto davanti al Conservatorio, bottiglie di alcolici vuote lasciate sulle panchine di piazzale Primo Maggio. Il Comune vuole provvedere a sanzionare non solo i terzi proprietari degli immobili che non rispettano il regolamento ma anche a sanzionare se stessa, qualora queste attività non vengano riconosciute a tutela e decoro del centro storico? Perchè il privato sì e il Comune no?». La risposta di Frenquellucci: «Con la prima lettera ricevuta dalla polizia locale sull’anno di attività per il degrado, posso dire che l’applicazione del regolamento comunale nella aree aperte ed edifici pubblici comunali non è limitata. Con la ricognizione effettuata di recente sono emerse criticità in ambito comunale, rimosse o riprogettate. Anche altri enti pubblici hanno subito censure ed hanno provveduto all’adeguamento. Nessuna deroga è mai stata concessa a nessuna delle zone indicate, in particolare il piazzale del Conservatorio e Piazzale Primo Maggio. Zone che hanno sofferto di frequentazioni da parte di soggetti complicati, con problemi di natura sociale, alcol e altro. Il costante e continuo controllo delle zone da parte delle forze dell’ordine ha consentito l’adozione di diversi Dacur, provvedimenti Daspo urbano che hanno allontanato molti di loro».

Gli esempi

«In piazzale Primo Maggio - prosegue - è stato eseguito un arresto durante un intervento della polizia locale, oltre che diversi Dacur (divieto di accesso alle aree urbane, ndr). Le aree sono controllate ogni giorno dal personale di polizia locale con servizi dedicati. Quando le condotte indecorose di insudiciamento non possono essere impedite, vengono segnalati per l’immediata pulizia nel rapporto sinergico che intercorre tra gli operatori che vigilano l’area e Marche Multiservizi. Rispetto alla pianificazione degli interventi, il controllo del centro storico non diminuirà, anzi è in aumento. L’attenzione rivolta alla situazione di turbativa del decoro è stata intensificata. Sarà prestata particolare attenzione all’aspetto degli arredi, dehors ed esposizione della merce delle vetrine». 
 

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