Maglia della Vis, cori e striscioni: addio Daniele, fino alla fine con il coltello tra i denti

Ultimo saluto a Cristo Risorto per l'infermiere pesarese Daniele Mei, fondatore del movimento ultras biancorosso, morto di Sla a soli 60 anni

Maglia della Vis, cori e striscioni: addio Daniele, fino alla fine con il coltello tra i denti
Maglia della Vis, cori e striscioni: addio Daniele, ​fino alla fine con il coltello tra i denti
di Gianluca Murgia
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Martedì 18 Aprile 2023, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 23:03

PESARO Il dolore oggi aveva due tonalità: bianco e rosso. Il funerale di Daniele Mei, morto a soli 60 anni di Sla, storico tifoso della Vis, è stato officiato nella chiesa, gremita, di Cristo Risorto. La società Vis Pesaro, dopo giorni di silenzio, era presente: una maglia biancorossa con la scritta “Mei” e una composizione di fiori. Doveroso (c’erano Guerrino Amadori e Luciano Bertuccioli) ma per alcuni ancora poco, probabilmente, per salutare e ricordare chi ha fondato il movimento ultras a Pesaro (Ultras Vis Boy 1979) e per anni ha poi avuto il biancorosso letteralmente cucito sulla pelle contribuendo a far crescere una generazione di giovani tifosi sempre vicini alla Vis. 
Sul sagrato, ad attendere l’uscita del feretro avvolto da una bandiera biancorossa, c’era la sua seconda famiglia, i suoi compagni di mille battaglie sportive: i gruppi ultras, dalla Vecchia Guardia al Porto, dai 1898 fino ai fratelli di Pistoia arrivati a Pesaro per salutarlo.

 
Per Mei, ex infermiere di Utic e Rianimazione, oltre ai parenti non potevano mancare anche colleghi e amici di una vita. Presenti l’ex dirigente e fondatore del gruppo ultras Roberto Bizzocchi, Anna Nicolini moglie di Marco Ferri e il presidente del Circolo Amici della Vis Sergio Pedini. Esposto l’evocativo striscione che era stato utilizzato nell’ultima trasferta di Cesena: “Ciao Daniele, fino alla fine con il coltello tra i denti”. Poi, un altro: “Ciao Daniele vecchio ultras”. Presente anche lo striscione dei tifosi della Pistoiese: “Onore a chi ci ha reso fratelli” nel nome di un gemellaggio storico, già ricordato domenica scorsa durante la gara interna con la Sammaurese. 
Tanti i cori al termine delle cerimonia per ricordare Daniele, vero lottatore, mai domo di fronte alla malattia che aveva cercato di fronteggiare anche con cure sperimentali effettuate a Mosca. Uno su tutti: “Daniele è qua e canta con gli ultras”. 
 
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