PESARO In due, con un mulo a testa, fino alla Francia, partendo dall’Appennino pesarese. E’ la storia di Paolo Maffei, 64 anni di Abbadia di Naro, nel territorio di Cagli, e dell’apecchiese Giuseppe Rossi, che lo ha accompagnato nella sua avventura fuori dal tempo. «Eravamo in quattro, noi due con i nostri animali: quasi un mese in viaggio, 800 chilometri in totale, ne percorrevamo circa 35-40 al giorno», racconta Maffei, imprenditore in pensione che ama destreggiarsi tra i sentieri collinari e montani.
«Siamo andati all’avventura - prosegue ricordando la singolare spedizione - E’ stato il percorso più lungo, di solito arrivavamo a 4-500 chilometri complessivi.
«Per mangiare - prosegue - avevamo dietro la razione: scatolette e insaccati per quando non trovi dove fermarti. Dormivamo a volte in un bivacco, altre in qualche maneggio per far mangiare ai muli fieno o biada, o ancora nei rifugi del Cai, talvolta anche allo stato brado, all’aperto e sotto una tettoia. Passavamo attraverso strade sterrate, sentieri non segnalati, e lungo i percorsi Cai. Niente zaino, sarebbe stato troppo ingombrante, ma bisacce messe sulla groppa dell’animale. Siamo passati all’Abetone da un conoscente, che ci ha ospitati, abbiamo dormito a casa di un suo amico. Tra cavalieri ci si dà una mano. Abbiamo preso un po’ di pioggia pesante, giusto un paio di giorni, ma eravamo attrezzati con gli impermeabili».
Ormai ci ha preso gusto: «In passato ho visitato Abruzzo, Molise, tanti panorami e paesaggi, anche in vetta. Ma l’animale dopo un po’ non riesce più ad andare e deve riposare». E’ facile immaginare che Paolo e i suoi amici ripartiranno presto per nuove mete. «Vero - aggiunge - ma dobbiamo pensare ai luoghi. Cambieremo rotte, ci aspettano destinazioni nuove, ci piace scoprire percorsi non ancora battuti. L’autunno e la primavera sarebbero i mesi ideali per mettersi in viaggio, fa più fresco e ci sono meno insetti, il clima migliore. Ma non ci sarebbero abbastanza giorni liberi, le ferie sono a luglio e ad agosto. Però - conclude - tengo a sottolineare una cosa: è vero che non si fanno certe avventure tutti i giorni ma non siamo gli unici, ci sono altri appassionati come noi».