Croce Rossa e scout in strada per portare coperte ai senzatetto: a Pesaro la solidarietà parla la lingua dei giovani

Croce Rossa e scout in strada per portare coperte ai senzatetto: a Pesaro la solidarietà parla la lingua dei giovani
Croce Rossa e scout in strada per portare coperte ai senzatetto: a Pesaro la solidarietà parla la lingua dei giovani
di Miléna Bonaparte
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Giovedì 2 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 16:01

PESARO In attesa dell’arrivo dello Scout Festival previsto il 16, 17 e 18 giugno per i 100 anni dei giovani esploratori cattolici di Pesaro, i boy e le guide dell’Agesci fanno una nuova esperienza a stretto contatto con le più dure condizioni di povertà. Il movimento è vicino a chi non ha un tetto dove vivere e passa le giornate al freddo, tra la stazione ferroviaria, le vie del centro e alcune zone di periferia. E con le temperature gelide vicino allo zero nelle ore notturne, tornano in campo gli scout ad affiancare i volontari delle unità di strada della Croce rossa che portano termos con bevande calde e un sorriso, insieme a cibo, coperte, giacconi imbottiti, farmaci, e tutto quel che può servire, ai senza fissa dimora della città. 


Come funziona

Il servizio degli ”angeli rossi” si svolge tre volte alla settimana e coinvolge piccoli gruppi di ragazzi nei diversi giri di perlustrazione.

Anche solo per scambiare quattro chiacchiere con chi è relegato in solitudine ai margini della società. «Perché sia chiaro che a Pesaro c’è anche un’altra gioventù fatta di tanto impegno civico e calore umano - sottolinea Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà del Comune -, il nostro progetto per i senzatetto è ripartito con l’apporto prezioso degli scout. Si parla troppo spesso dei ragazzi in senso negativo, è importante invece raccontare anche queste esperienze che siano di modello. Le guide e gli scout cattolici dell’Agesci rappresentano un’associazione che vuole avvicinare i ragazzi alla realtà sociale. L’iniziativa fa parte di un progetto condiviso insieme alla Croce rossa che ha un forte valore educativo per i giovani, che non sono chiamati solo a riflettere sul disagio sociale, ma anche a toccare con mano le situazioni più difficili della nostra realtà. Nel progetto sono coinvolti, volta per volta, piccoli gruppi di ragazzi, naturalmente minorenni, ma sempre accompagnati dai più grandi. Un prezioso lavoro di rete che segue anche le linee di investimento del Pnrr sociale per la povertà estrema». 

All’iniziativa, che viene replicata quest’anno, aderiscono tutte le sezioni pesaresi degli scout dell’Agesci Marche, la responsabile di zona è Sara Mancini. Invece le unità di strada sono state lanciate qualche anno fa da Jomar Coquia, migrante di prima generazione e volontario della Croce rossa di Pesaro. E hanno visto impegnato on the road anche Luca Pandolfi che, prima di diventare assessore a dicembre del 2021, svolgeva da volontario questo prezioso servizio per assistere i clochard. Le squadre della Croce rossa si occupano del contatto diretto nei confronti dei senza fissa dimora, consegnando coperte e vestiti, distribuendo bevande calde e, per chi lo desidera, offrendo la loro disponibilità a scambiare qualche parola, per facilitare la costruzione di legami di fiducia in vista di un percorso di recupero. 

L’obiettivo

Lo scopo infatti è non solo andare incontro ai bisogni primari di chi non ha un’abitazione, ma anche progettare interventi personalizzati in rete con i servizi sociali e le associazioni di volontariato. «Sono stati gli scout a farsi avanti per questa nuova esperienza accanto alle unità di strada della Croce rossa - precisa l’assessore Pandolfi -. Una conoscenza diretta di un fenomeno sociale assai apprezzata dai ragazzi che tornano in campo dopo il fermo per il Covid. Finora non siamo riusciti purtroppo a coinvolgere tutti i gruppi scout, quindi continueremo a riproporre l’iniziativa».
 

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