Pesaro, i crimini in calo nel 2016
ma aumentano i furti nei negozi

Le forze dell'ordine arginano l'offensiva della criminalità
Le forze dell'ordine arginano l'offensiva della criminalità
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Mercoledì 21 Dicembre 2016, 10:00
PESARO - L’ultima fotografia sulla sicurezza in provincia di Pesaro e Urbino evidenzia un calo dei reati complessivi, che a chiusura 2016 fanno registrare una flessione del 14 e mezzo per cento rispetto al 2015. Scendono complessivamente i furti nelle città di Pesaro, Fano e Urbino ma almeno 3 furti al giorno avvengono negli appartamenti. Ciò che è cambiato è la portata del controllo del territorio.

Numeri che il prefetto Luigi Pizzi ha diffuso nel bilancio sull’andamento della criminalità. Nessuna città è un’isola felice però i fenomeni criminali in provincia sono calati da un anno all’altro. Il nostro territorio continua ad essere però terreno fertile per il pendolarismo criminale, soprattutto per i furti in casa e in esercizi commerciali, questi ultimi sono l'unica tipologia di furti che è in aumento. C’è un dato che preoccupa di più, legato al consumo e spaccio di stupefacenti.

I reati complessivi passano da 10mila 500 del 2015 a 9 mila. I furti scendono in provincia del 14 per cento, passando da 5mila 970 a 5 mila e 100 colpi. Scendono i furti in casa del 21,2 per cento passando da 1.363 a 1.073 casi. Aumentano invece i furti in esercizi commerciali, soprattutto a essere colpiti sono bar-tabaccherie o esercizi commerciali e farmacie, di recente prese di mira a Pesaro e Fano con un +4,3 per cento. Scendono invece del 15,3 i furti in auto.

 Un dato in aumento, hanno sottolineato prefetto e questore, si riferisce alle rapine in casa, in particolare l’escalation di colpi dell’ultimo periodo a Fano e Pesaro, all’interno anche di ville: si passa dai sette colpi del 2015 a 11. Non preoccupa invece l’attuale aumento dei casi di estorsione, che nella nostra realtà pur se reato, avvengono fra soggetti singoli, legati magari al nucleo familiare, ma mai sono arrivate segnalazioni legate a casi di criminalità organizzata.

E su questo aspetto il prefetto è perentorio: «Questa non è una provincia criminale, non ci sono casi eclatanti o pericolosi di infiltrazioni malavitose nella comunità locale e nella vita pubblica».
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