Dpcm e cene vietate, video choc di Sgarbi contro Varotti: le offese ricompattano i ristoratori

Pesaro, Dpcm e cene vietate, video choc di Sgarbi contro Varotti: le offese ricompattano i ristoratori
Pesaro, Dpcm e cene vietate, video choc di Sgarbi contro Varotti: le offese ricompattano i ristoratori
di Thomas Delbianco
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Novembre 2020, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 16:11

PESARO - “Caso Carriera”, Sgarbi attacca Varotti, che riceve la solidarietà di Ristoritalia: «Video scioccante».

Video

Dopo Umberto Carriera, anche il deputato Vittorio Sgarbi ha puntato il dito contro il direttore della Confcommercio Amerigo Varotti, che aveva definito quanto accaduto a Fano (la cena al ristorante chic con l’intervento dei carabinieri) «di una gravità inaudita», chiedendo «una risposta decisa ed autorevole da parte delle istituzioni, e un incontro al Prefetto di Pesaro». 

Polemica infinita

Varotti aveva anche sostenuto che «il comportamento del parlamentare (Sgarbi, ndr) è talmente grave che meriterebbe solo, se fossimo un Paese serio, la decadenza da parlamentare, almeno smetteremmo di pagarlo». In un video il critico d’arte ha risposto, con toni a dir poco coloriti, all’indirizzo del direttore dell’associazione di categoria, aggiungendo che «nessuno si fa beffe delle forze dell’ordine, che devono rispettare la democrazia. Non sono forze dell’ordine di una dittatura, ma di una democrazia in cui l’opposizione deve essere garantita». 
Il sostegno
Varotti sotto attacco ha ricevuto la solidarietà di Ristoritalia, l’associazione che anche in tempi recenti si è trovata su fronti contrapposti a Confcommercio, ma questa volta ha offerto il suo sostegno: «Il video scioccante di Vittorio Sgarbi registrato l’altra sera presso uno dei locali del fenomeno circense, per essere eleganti, Carriera, è a dir poco scandaloso. Non si possono ascoltare accuse alla persona di tale portata. Sicuramente in Italia esiste libertà di opinione ed espressione, ma non si travalica per il mero gusto di offendere e scalfire non le idee altrui ma il valore morale e civile di una persona. Non ci pieghiamo peraltro a giochi circensi di coloro i quali - continua RistorItalia - fregiandosi di giustizialismo, giocano a far audience aspettando solo di trovar la finestra di uno spettacolo mediatico per entrar e divenir comparsa di qualche talent show. Siamo totalmente a favore delle forze dell’Ordine e del loro operato anche quando non siamo certi del modus operandi». Poi Ristoritalia dice di «avere la forza come associazione di arrivare nelle sedi opportune, sedi già frequentate in questi mesi, e discutere a pieno titolo ed alta voce gli argomenti con chi di dovere. Siamo assolutamente contrari alla chiusura delle nostre attività alle 18, vedendo come tutti del resto, quanto accade sino alle 22 in giro per strade piazze e centri comuni, senza sicurezza e distanze». Intanto qualche categoria esclusa dal Decreto Ristori, come bus turistici, fotografi, lavanderie industriali, grazie anche alle pressioni della Cna, è stata ammessa ai benefici. Ma sono ancora troppi gli artigiani esclusi. 
La Cna dubbiosa
«La Cna - scrive il segretario Moreno Bordoni - lamenta il trattamento riservato agli artigiani della ristorazione ai quali viene riconosciuto un ristoro pari soltanto al 50% del precedente.

Auspichiamo che in fase di conversione del provvedimento il Parlamento alzi il contributo al 200% come per le altre attività della ristorazione. Allo stesso modo sollecitiamo il legislatore ad inserire le lavanderie professionali, ingiustificatamente escluse tra i beneficiari dei contributi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA