Prova generale per l'hub vaccinale dei medici di base: obiettivo un bacino di 15mila persone

Prova generale per l'hub vaccinale dei medici di base: obiettivo un bacino di 15mila persone
Prova generale per l'hub vaccinale dei medici di base: obiettivo un bacino di 15mila persone
di Letizia Francesconi
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Giovedì 6 Maggio 2021, 08:51 - Ultimo aggiornamento: 09:02

GRADARA -  Prima prova generale sabato, per testare logistica e spazi del nuovo hub vaccinale di prossimità a Gradara. Proprio ieri è stato ufficializzato l’accordo che mette insieme Asur-Area Vasta 1, medici di famiglia, associazioni di volontariato e amministrazioni comunali. Il centro unico di prossimità alla palestra di Gradara, a gestione delle équipe territoriali di medicina generale, servirà un bacino allargato di circa 15mila cittadini fra i Comuni di Gradara, Gabicce e Tavullia. Ecco i dettagli dell’organizzazione del servizio, che partirà il 15 maggio per tre settimane consecutive ogni sabato mattina dalle 8.30 alle 13. 

Nello specifico

I numeri: «Si vuole raggiungere le 150 vaccinazioni a seduta – entra nel merito il dottor Marco Caroli, coordinatore dell’équipe di Gradara – ora l’obiettivo è allargare il più possibile l’adesione fra i medici di famiglia anche dei Comuni limitrofi.

Per ora della squadra fanno parte il dottor Gamberini con i colleghi Federini, Lo Piccolo e De Santis. A gestire la logistica e l’accoglienza in accordo anche con l’Amministrazione comunale di Gradara, ci saranno i volontari Auser, Protezione civile e alcune unità del gruppo Croce Rossa Pesaro. Il calendario vaccinale prevede per ora le giornate del 15, 22 e 29 maggio ma l’intento come rimarcato anche dai sanitari di Area Vasta, è proseguire in alcune mezze giornate del mese di giugno e luglio, aumentando se possibile le sedute, compatibilmente alle disponibilità di dosi e nuove categorie di popolazione. Le dosi saranno fornite dalla farmacia clinica di Area Vasta 1. Escluso Pfizer, da utilizzare entro 5-7 giorni, gli altri vaccini saranno conservati in frigorifero all’interno della struttura, e potranno essere utilizzati il sabato della settimana successiva. Valutazione dell’anamnesi e procedure burocratiche di compilazione e controllo dei moduli vaccinali, saranno garantite dal personale volontario di Auser e Croce Rossa mentre la valutazione clinica di anamnesi sarà compito del medico di famiglia. Prima giornata di prova, sabato 8 maggio, con una decina di miei pazienti in attesa del richiamo».

Logistica

«La particolarità di questo hub di prossimità – annuncia il sindaco di Gradara Filippo Gasperi – sta nella possibilità di una fruizione allargata anche alla fascia di popolazione chiamata oggi alla vaccinazione ma residente nelle frazioni limitrofe ai tre Comuni. Anche coloro che risiedono sul San Bartolo o lungo la Statale fra Colombarone e zone vicine, potranno indicare per comodità la sede vaccinale più vicina. La prenotazione dovrà essere fatta sempre sul portale regionale Poste e entro la settimana verrà indicata sullo stesso portale anche la sede di Gradara, oltre all’ex Ristò di Pesaro. Si parte con un minimo di due postazioni per arrivare a 4 all’aumentare delle prenotazioni e delle dosi. La macchina funzionerà con 7-8 volontari a seduta per il triage e l’accoglienza». Vaccinazioni a domicilio: difficile però che il punto vaccinale di prossimità di Gradara, possa soddisfare le esigenze dei medici di famiglia di Pesaro città o dell’hinterland. Per il momento le équipe mediche territoriali di Pesaro e Vallefoglia, stanno ultimando le somministrazioni dei fragili al domicilio. Restano 80 pazienti da vaccinare al domicilio fra anziani e fragili con il supporto di quattro guardie mediche disponibili. Altri medici di base pesaresi invece come il dottor Del Bianco, accolgono nel proprio ambulatorio i pazienti con fragilità o in condizioni particolari, che chiedono di essere vaccinati. In questo caso il paziente chiama la segreteria e richiede la dose, senza alcun bisogno di prenotarsi sul portale regionale.

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