GRADARA - Prima prova generale sabato, per testare logistica e spazi del nuovo hub vaccinale di prossimità a Gradara. Proprio ieri è stato ufficializzato l’accordo che mette insieme Asur-Area Vasta 1, medici di famiglia, associazioni di volontariato e amministrazioni comunali. Il centro unico di prossimità alla palestra di Gradara, a gestione delle équipe territoriali di medicina generale, servirà un bacino allargato di circa 15mila cittadini fra i Comuni di Gradara, Gabicce e Tavullia. Ecco i dettagli dell’organizzazione del servizio, che partirà il 15 maggio per tre settimane consecutive ogni sabato mattina dalle 8.30 alle 13.
Nello specifico
I numeri: «Si vuole raggiungere le 150 vaccinazioni a seduta – entra nel merito il dottor Marco Caroli, coordinatore dell’équipe di Gradara – ora l’obiettivo è allargare il più possibile l’adesione fra i medici di famiglia anche dei Comuni limitrofi.
Logistica
«La particolarità di questo hub di prossimità – annuncia il sindaco di Gradara Filippo Gasperi – sta nella possibilità di una fruizione allargata anche alla fascia di popolazione chiamata oggi alla vaccinazione ma residente nelle frazioni limitrofe ai tre Comuni. Anche coloro che risiedono sul San Bartolo o lungo la Statale fra Colombarone e zone vicine, potranno indicare per comodità la sede vaccinale più vicina. La prenotazione dovrà essere fatta sempre sul portale regionale Poste e entro la settimana verrà indicata sullo stesso portale anche la sede di Gradara, oltre all’ex Ristò di Pesaro. Si parte con un minimo di due postazioni per arrivare a 4 all’aumentare delle prenotazioni e delle dosi. La macchina funzionerà con 7-8 volontari a seduta per il triage e l’accoglienza». Vaccinazioni a domicilio: difficile però che il punto vaccinale di prossimità di Gradara, possa soddisfare le esigenze dei medici di famiglia di Pesaro città o dell’hinterland. Per il momento le équipe mediche territoriali di Pesaro e Vallefoglia, stanno ultimando le somministrazioni dei fragili al domicilio. Restano 80 pazienti da vaccinare al domicilio fra anziani e fragili con il supporto di quattro guardie mediche disponibili. Altri medici di base pesaresi invece come il dottor Del Bianco, accolgono nel proprio ambulatorio i pazienti con fragilità o in condizioni particolari, che chiedono di essere vaccinati. In questo caso il paziente chiama la segreteria e richiede la dose, senza alcun bisogno di prenotarsi sul portale regionale.