Cottini, il ballerino malato di sclerosi: "La mia pensione, una cifra ridicola. Ma ho vinto la battaglia con lo Stato"

Ivan Cottini
Ivan Cottini
di Camilla Cataldo
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 23:19

PESARO - L’ennesima grande battaglia vinta è un regalo anche ai tantissimi malati che versano in condizioni difficili. Ivan Cottini, straordinario giovane modello in lotta da tempo con la sclerosi multipla, ha condiviso la sua vittoria in tv, martedì scorso, con quella che definisce la sua “sorellina”, la conduttrice Rai Eleonora Daniele. 

 
Questa volta la sua battaglia ha riguardato il riconoscimento economico per la sua patologia invalidante. In sostanza a Ivan Cottini finora lo Stato aveva riconosciuto una pensione di invalidità di 290 euro. «Una cifra ridicola», ha aggiunto Ivan. «Era impossibile vivere con quei soldi. Ora sembra che qualcosa sia cambiato. Con il decreto agosto si è saliti a 649 euro. Una vittoria che aspettavo da tempo», ha spiegato con orgoglio il ragazzo di Urbania, in collegamento video con la trasmissione. «La mia battaglia è iniziata qui, in questo programma, mesi fa. Si è arrivati a una sentenza della Corte costituzionale a fine giugno e il responso è stato inserito nel decreto agosto. La Corte riconosceva che non fosse dignitoso per uno stato civile accreditare una pensione di 290 euro, si deve garantire un minimo di vita. Mi sentivo un vero parassita dei miei familiari. Da oggi – ho verificato sul conto il pagamento – la cifra è salita a 649 per chi ha una disabilità del 100 per cento. Sono felicissimo come un bambino il giorno di Natale, per me e per tante persone disabili e malate è una grandissima giornata di festa. Non voglio lamentarmi», ha comunicato Ivan Cottini.

Carmen Russo, presente in studio, ha detto: «Tu, Ivan, trasmetti voglia di vivere e voglia di vincere, è molto importante. Devi sorridere sempre di più, anche per chi non ha la tua forza». «Dai tempi del mio ricovero in ospedale mi guardavo i tuoi video di ballo per apprendere e imparare», ha risposto il ballerino, facendo emozionare Carmen Russo.

Giovanni Terzi ha aggiunto: «Ivan è uno dei protagonisti del mio libro, uno degli eroi che ho citato. E’ una persona che non si è mai persa d’animo e regala gioia a chi gli sta attorno, ha una indole straordinaria. C’è da imparare da queste persone, da prendere a esempio per far vedere quanto di bello c’è in questo paese».


Cottini ha ripreso, imbeccato da Alessandro Cecchi Paone: «L’80% dei farmaci mi viene passato, un 20% è a carico mio ma ci sono tante altre cose da pagare: integratori, vitamine, fisioterapia... Adesso posso cominciare a mettere da parte qualche soldino per mia figlia». Cuore di papà. Roberto Alessi ha assicurato: «Ivan ha portato avanti una serie di iniziative, riesce sempre a entrare nell’attualità». E Cottini, pronto: «Vogliamo fare un calendario sexy per il tuo giornale, per beneficenza?». Il legame che sa creare con tutti l’empatico Ivan è speciale, la stessa Eleonora Daniele lo ha visto da subito come «uno di famiglia». «La vita è solo una ed è pure breve, io me la voglio giocare col sorriso anche da malato», il messaggio conclusivo di Cottini che ha una immensa capacità di attrarre, unire, una faccia espressiva che calamita amore. 


Pochi giorni fa, sui social, instancabile lanciava un appello al presidente Conte: «Riapra, ci faccia danzare, attraverso il solcare i palchi dei teatri riesco a prendere a calci nel sedere questa malattia che vorrebbe tanto tenermi seduto. Mi definisco un malato ribelle, non ho accettato d rimanere seduto su quella sedia e ho deciso di affrontare la malattia a suon di danza». 
 

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