Pesaro, migliorano i malati di Coronavirus, fiato sospeso per cinque tamponi positivi in attesa di conferma

Pesaro, migliorano i malati di Coronavirus, fiato sospeso per cinque tamponi positivi in attesa di conferma
Pesaro, migliorano i malati di Coronavirus, fiato sospeso per cinque tamponi positivi in attesa di conferma
di Silvia Sinibaldi
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Sabato 29 Febbraio 2020, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 22:46

PESARO - Che i numeri dei contagi da Coronavirus potrebbero aumentare è considerato un dato fisiologico e anche ieri si sono registrati nuovi possibili contagi. Il Gores ha comunicato infatti che nella giornata di venerdì la Sod (Struttura Organizzativa Dipartimentale) Virologia ha rilevato 5 tamponi positivi al coronavirus, tutti provenienti all’Area Vasta 1, quindi dalla provincia di Pesaro e Urbino. Questi 5 campioni saranno inviati oggi all’Istituto superiore di sanità per la conferma definitiva. Nessun campione positivo è risultato nelle altre province. Sale dunque a 11 il numero di campioni risultati positivi che si affiancano alle oltre 100 persone che, sempre nella nostra provincia, sono in quarantena. 

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Quanto ai pazienti, potrebbe lasciare presto l’ospedale di Torrette l’ingegnere 30enne trovato positivo il 25 febbraio dopo essere arrivato a Vallefoglia dal Lodigiano per il l’Iss il giorno dopo ha confermato il contagio, mentre sono stazionarie le condizioni dell’anziano di Fano ricoverato sempre a Torrette. La moglie resta all’ospedale di Pesaro. Gli altri due pesaresi risultati positivi al coronavirus sono invece nelle rispettive abitazioni. Dunque la curva ascendente parla del primo contagio riconosciuto il 25 febbraio, due contagi stabiliti il 26 febbraio, 3 il 27 e cinque in attesa di conferma, individuati ieri. Nel corso della stessa giornata l’allarme è scattato anche per uno studente 25enne di Urbino, poi risultato negativo mentre la buona notizia ha riguardato il ritorno a casa del ragazzo 16enne di Morciano, dimesso dall’ospedale di Rimini. 
 
L’informazione
«Continuiamo nell’impegno di informarvi tempestivamente sui risultati delle analisi di laboratorio non appena queste si rendono disponibili - ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli annunciando i 5 nuovi possibili contagi - perché crediamo importante che possiate valutare correttamente, conoscendo le notizie, piuttosto che angosciarvi con le fake news».
La contestazione
Sull’altro fronte il sindaco di Pesaro che ha contestato apertamente le risoluzioni del presidente della regione e che non ha mancato di sottolineare il suo disappunto anche ieri: «Nei primi giorni si è registrata parecchia confusione. Anche nel rapporto tra governo e Regioni, Marche incluse. Da subito abbiamo cercato di gestire con razionalità il tutto. Cercando di evitare che il panico facesse più danni del virus». 
La fase due
La mission di quello che lo stesso Ricci ha definito «la fase 2» riguarda sostanzialmente la prevenzione. «Lasciamo provvedimenti genereci in favore di provvedimenti circostanziati, equilibrati e proporzionati». Per il sindaco servono a tutti i livelli interventi di protezione e precauzione più diretti a casi specifici, piuttosto che azioni generalizzate. Il dibattito nazionale sta andando in questa direzione. Anche nel nostro territorio i casi aumenteranno, ma il Paese non è in emergenza sanitaria. E noi non sottovaluteremo nulla. Ci sono categorie da proteggere e salvaguardare più di altre: anziani e ammalati. Lo stiamo facendo e rafforzeremo l’intervento sulle fasce più deboli». 
La prevenzione
All’assessore Sara Mengucci il compito di spiegare in cosa consiste la prevenzione messa in atto dal Comune: «Fin da subito si è pensato alla tutela delle fasce più deboli. Insieme ai funzionari di Comune, Regione e Asur abbiamo avviato una serie di disposizioni per tutte le Residenze protette del territorio».
Le indicazioni
Tra le indicazioni «evitare la concentrazione di più persone negli spazi di aggregazione di queste strutture.

Ricordiamo che i Centri disabili e quelli giovanili non sono stati chiusi, come sottolineato nella nota diffusa dalla Regione. Sono state invece sospese temporaneamente le attività di gioco nei due Centri famiglia della città. Con l’Asur ci saranno aggiornamenti costanti: ci sarà una cura specifica dei settori più deboli del nostro territorio. Continueremo a mantenere l’attenzione alta».

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