VALLEFOGLIA - La scadenza dell’ordinanza di arancione rafforzato a Vallefoglia e Montelabbate non sarà un “dogma”. Lo ha riferito il presidente della Regione Francesco Acquaroli in un colloquio con i consiglieri regionali Pd del territorio.
In sei settimane ristori-bis per i marchigiani, Acquaroli mette sul piatto cento milioni
Il monitoraggio
Il provvedimento, scattato ieri nei due comuni della provincia pesarese (insieme a Cerreto D’Esi nell’anconetano) scadrà il prossimo 4 maggio. Ma se dai monitoraggi dei prossimi giorni sull’andamento dei contagi, la situazione andrà verso un miglioramento (l’arancione scuro è stato introdotto a seguito di un’incidenza riscontrata superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti) la Regione potrebbe valutare una revoca anticipata delle restrizioni, portando così le due località in zona gialla. «Ho fatto presente ad Acquaroli - riporta il consigliere Pd Andrea Biancani - che quella di Vallefoglia e Montelabbate è una delle principali zone artigianali delle Marche e c’è un flusso ogni giorno di migliaia di persone che si spostano per lavoro. La presenza di molti positivi può essere legata anche a questa situazione. Il Governatore mi ha informato che qualora ci fosse un miglioramento dei dati sanitari, non è detto che l’ordinanza venga mantenuta fino al 4 maggio. Ricordo che le zone arancioni rinforzate creano problemi alle tante attività che non possono beneficiare delle riaperture in zona gialla».
Da ieri hanno chiuso i battenti di nuovo bar e ristoranti, che possono lavorare con il servizio di asporto e a domicilio. In assenza di scuole superiori nei due comuni, gli altri plessi scolastici continuano la didattica in presenza. Aperti i negozi, così come parrucchieri ed estetiste. Consentiti gli spostamenti ai soli casi di salute, studio, lavoro e comprovate necessità come previsto nelle zone rosse. Il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli ha scritto una lettera al Governatore Acquaroli sollecitando da parte della Regione «la revoca dell’ordinanza, prima si abolisce e meglio è, perchè sta creando non poche difficoltà alle attività economiche e produttive di questo territorio. Non c’è nessuna situazione di emergenza, i dati dei contagi non sono in aumento».
Il colloquio
Ucchielli ha anche avuto un colloquio con lo stesso Acquaroli sull’’istituzione del punto vaccini nella mensa di Talacchio, dopo che l’Asur ha dato il proprio benestare sotto il profilo tecnico e logistico all’area. «Ho ribadito al presidente che è un errore costringere 50 mila persone a spostarsi dalla vallata del Foglia a Pesaro.