Vaccinazioni Covid al personale delle case di riposo: lettera-appello per convincere scettici e riottosi

Pesaro, vaccinazioni Covid al personale delle case di riposo: lettera-appello per convincere scettici e riottosi
Pesaro, vaccinazioni Covid al personale delle case di riposo: lettera-appello per convincere scettici e riottosi
di Letizia Francesconi
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Martedì 2 Marzo 2021, 03:40

PESARO - Si deve fare presto per completare le vaccinazioni Covid nelle strutture protette, Rsa del territorio, a Pesaro e nel resto della provincia. La macchina, coordinata da Distretto sanitario e Dipartimento di Prevenzione di Area Vasta 1, con il supporto dei medici di medicina generale, riparte oggi da Casa Roverella del Consorzio sociale privato di Santa Colomba. Su tutto c’è un dato: ne Pesarese, sulla base dei numeri elaborati del Servizio regionale Salute, il ritmo delle somministrazioni nelle Rsa è più basso rispetto ad altre province marchigiane.

I numeri

In tutta la regione invece su 3861 ospiti 2 mila anziani hanno completato l’intero ciclo, poco più della metà.

Sanitari e i medici vaccinatori delle quattro équipe territoriali della provincia saranno oggi alla struttura di Santa Colomba, poi si proseguirà con Mombaroccio, altre residenze a Fano, e poi nell’entroterra, per completare il percorso entro la seconda decade di marzo. L’avvio: la prima dose a Casa Roverella del Consorzio Santa Colomba, annuncia il presidente Gino Grandoni, verrà somministrata domani. Su un totale di 85 ospiti, 71 anziani riceveranno il vaccino, quattro non saranno vaccinati e altri dieci riceveranno le dosi nei prossimi mesi, perché solo da poche settimane, a struttura di nuovo Covid Free, sono risultati negativi al tampone di verifica. Ci sono poi gli operatori sociosanitari, che operano al Santa Colomba. Fra le strutture di Casa Aura e Roverella parliamo di 150 operatori e di questi 106 hanno dato il proprio consenso per la prima inoculazione.

Il convincimento

«L’appello arriva dalle strutture stesse e dalle coop alle cui dipendenze lavora il personale sociosanitario – commenta Grandoni – la Labirinto ha inviato una lettera-appello al personale per sollecitare anche chi è più scettico o preferisce rimandare, proprio sull’importanza della chiamata vaccinale diffusa. Gli elenchi dei nominativi per ora non li conosciamo e probabilmente ne avremo contezza solo alla data dell’inoculazione. Il personale, in virtù del rispetto della privacy, ha facoltà di procedere autonomamente all’iscrizione nell’apposita piattaforma regionale. Ci aspettiamo un’adesione almeno del 70 per cento fra gli operatori, ancor più dopo i continui appelli». Alla struttura comunale Aura la prima dose ai 55 ospiti è stata inoculata il 24 febbraio e ora si attende il richiamo. L’8 marzo saranno completate le somministrazioni alla Rsa delle “Maestre Pie dell’Addolorata” di via Spada con 35 operatori da vaccinare, 54 anziani che dovranno ricevere la prima somministrazione e 8 che attendono il richiamo. Per ogni giornata vaccinale all’interno delle Rsa, la direttrice del Distretto sanitario Elisabetta Esposto, oltre a personale Asur ha richiesto la collaborazione di almeno tre medici di medicina generale a supporto. Nel Pesarese le strutture in attesa le troviamo a Mombaroccio, a Fano a Famila Nova e Cooss Marche, in cui deve essere inoculata la seconda dose, ed ancora nelle strutture o cooperative sociali a gestione Asur o privata di Acqualagna, Cagli, Pergola, Cantiano , Carpegna, Macerata Feltria. Urbania e Urbino.

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