Il vaccino coronavirus come Auschwitz, il post choc su Facebook fa infuriare il sindaco

Pesaro, il vaccino coronavirus come Auschwitz, il post choc su Facebook fa infuriare il sindaco
Pesaro, il vaccino coronavirus come Auschwitz, il post choc su Facebook fa infuriare il sindaco
di Thomas Delbianco
4 Minuti di Lettura
Martedì 29 Dicembre 2020, 08:07

PESARO Ha photoshoppato il lugubre cancello di Auschwitz dove troneggia la scritta “Arbeit macht frei” (“Il lavoro rende liberi”) con la scritta “Il vaccino rende liberi”, postando poi il fotomontaggio sulla pagina Facebook del sindaco di Pesaro Matteo Ricci dove si commentava il Vax Day e i primi volontari della sanità che si sono vaccinati domenica.

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Un post ben al di là del discutibile e del dubbio gusto. «Vomitevole e abominevole» il commento a caldo di Ricci, prima sul post, poi come sindaco, e quindi come presidente di Ali, l’associazione delle autonomie locali.

I commenti

«Un fotomontaggio del cancello all’ingresso del campo di concentramento di Auschwitz con la scritta “Il vaccino rende liberi” nel parallelismo con “Arbeit macht frei” - scrive il sindaco - Inqualificabile.

Quando l’estremismo no vax diventa vergognoso. Ma come si fa a fare un parallelismo del genere? Abbinare la più grande vaccinazione di massa per liberarci del Covid 19 alla tragedia dello sterminio degli ebrei è vomitevole. Razionalmente allucinante e profondamente oltraggioso nei confronti di milioni di morti sterminati dalla ideologia razzista e nazista. Vergogna». Una reazione dura che ha scatenato inevitabili commenti diventando virale. C’è voluto poco a rintracciare e a identificare l’autore, un professionista fanese, Werter Orazietti, che sulla sua bacheca social non fa mistero delle sue posizioni contro i vaccini e dintorni (dal Covid, alle mascherine al 5G). Ma c’è di più: Orazietti è stato anche candidato alle amministrative del 2019 con la lista civica “Fano città ideale” che sosteneva la candidata a sindaco Lucia Tarsi, insieme alle altre forze politiche di centrodestra come Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia. Nel suo profilo, viene ritratto in alcuni momenti della campagna elettorale dell’anno scorso a Fano, tra cui c’è una foto che lo raffigura alle spalle di Matteo Salvini in tour per sostenere Lucia Tarsi e con la stessa Tarsi in posa

L’equivoco 

Da lì è nato un equivoco che ha accostato Orazietti alla Lega facendo intervenire il segretario provinciale del carroccio Lodovico Doglioni e innescando una polemica politica. «Il post in questione non è stato pubblicato da un esponente del nostro movimento - sottolinea Doglioni - ma da un candidato sostenuto da una lista civica che appoggiava il centrodestra fanese. L’ideatore del fotomontaggio, - prosegue Doglioni - non ha mai fatto parte del nostro movimento, né mai è stato inserito nelle nostre liste elettorali. La Lega non è mai stata contro i vaccini, i no vax appartengono ad altre formazioni politiche: noi ci batteremo sempre affinché su questa particolare materia ci sia la massima chiarezza, cosicché i cittadini vengano informati sia sui benefici che sui rischi del vaccino, per mettere tutti nella condizione di scegliere consapevolmente e liberamente». 
Intanto, restando in tema vaccini, Ricci oggi alle 11,30 terrà una diretta facebook con il professor Pregliasco proprio sul tema dei vaccini dal titolo “V-Day Vaccinarsi è un dovere”. Aggiunge il primo cittadino: «Non ci sono solo i diritti ma anche i doveri, e vaccinarsi è un dovere per liberare le nostre città. Io mi vaccino, fallo anche tu”. Ricci domenica aveva rivolto «i più sentiti complimenti alla dottoressa Margherita Lambertini e all’infermiera Elisa Burzacchi”, le prime due vaccinati a Pesaro.

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