Il ribelle anti Dpcm rilancia dalla D'Urso: «Tengo aperto uno dei miei 6 ristoranti. Quale? Scopritelo»

Pesaro, il ribelle anti Dpcm rilancia dalla D'Urso: «Tengo aperto uno dei miei 6 ristoranti. Quale? Scopritelo»
Pesaro, il ribelle anti Dpcm rilancia dalla D'Urso: «Tengo aperto uno dei miei 6 ristoranti. Quale? Scopritelo»
di Gianluca Murgia
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Mercoledì 28 Ottobre 2020, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 08:36

PESARO - Il Masaniello dei ristoratori pesaresi ha un cognome altrettanto evocativo: Carriera.

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Non ha finito iconicamente il social-show anti Dpcm in manette e scortato dalla polizia come Jim Morrison durante il concerto al Dinner Key di Miami ma, molto più prosaicamente, Umberto da Pesaro, poco più che trentenne e già titolare di sei ristoranti tra Pesaro, Fano, Mombaroccio e Candelara, l’altra sera è stato sanzionato (con 400 euro di multa e 5 giorni di chiusura) per aver tenuto aperto a cena, con 90 persone invitate, il suo nuovo locale di via delle Galigarie, “La Macelleria”, dopo aver riempito piazza Del Popolo come un carismatico capo rivolta. 
Il suo personalissimo sliding doors sta tutto qui.

In quel brindisi alla «libertà», a favore di diretta social, che ha fatto molto Mourinho con il gesto delle manette contro il “sistema” (ricordate?) ma che secondo molti, a partire dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ha di fatto seppellito e azzerato la coinvolgente, pacifica e motivata manifestazione, regolarmente autorizzata, organizzata dallo stesso Carriera poche ore prima.

In piazza aveva portato 500 persone tra imprenditori e lavoratori dei settori finiti sotto la stretta del Dpcm. Nessuno scontro, nessun atto ribelle: anche questo, a suo modo, è stato qualcosa di mai visto. 

Una disobbedienza annunciata

Eppure, l’atto estremo di disobbedienza (in)civile era già scritto. E non è un modo di dire: che avrebbe tenuto aperto il suo ristorante, Carriera l’aveva digitato giorni prima sui social. Imperativo ribadito ieri in una sorta di maratona televisiva che, in questi nostri sciagurati giorni, in cui il confine tra «pagliacciata gigantesca» e «se ti candidi ti voto», equivale (inconsapevolmente?) una furba mossa di marketing: da Mattino 5 a Tv8 passando per Sky e, nell’illuminato olimpo del nazionalpop di Pomeriggio 5 (con un collegamento «In esclusiva» ha ribadito Barbara D’Urso): «Io ho sei ristoranti, stasera ne terrò aperto un altro. Quale? Lascio il beneficio del dubbio. Io non chiudo - ha ripetuto quasi a reti unificate -. Ho rispettato ogni misura di sicurezza tra distanziamento, mascherina e termoscanner. Che differenza c’è tra tenere aperti a pranzo o a cena? Ci lascino almeno scegliere. È una questione di principio: non faccio lo showman, ho più da perderci. Il mio gesto vuole sollecitare le istituzione ad un forte cambio di direzione. Se non sarà così, tra poche settimane invece dei tamponi bisognerà contare i cappi al collo di piccoli e grandi imprenditori». Tanti nemici, altrettanti sostenitori. Ieri si è assistito sui social a una eruzione di commenti e post dedicati. Una folata d’aria provocata, come spesso accade, da tante mani (alcune delle quali senza volto, che pontificano dall’alto di non si sa che cosa) che si agitano sulla tastiera. Se Carriera ha sbagliato, eventualmente, lo deciderà chi di dovere. Il dato di fatto, incontrovertibile, resta uno: Umberto Carriera è titolare di sei ristoranti e, caso raro, non proviene da una famiglia di ristoratori. Non ha trovato la tavola spianata. E fino a prova contraria se nel campo della ristorazione non sei capace i clienti, prima o poi, li perdi. 

Eventi, locali e un romanzo

Carriera arriva da Vallefoglia. Dietro al fenomeno “Spotted” di qualche anno fa c’era lui. Dietro a molti iniziative organizzate a Pesaro, con spirito imprenditoriale sicuramente al di fuori della norma, c’era e c’è lui. In un periodo disastroso come questo ha aperto “La Macelleria” a Pesaro e stava per aprire lo “Chic” a Fano. A questi si sommano La Grande Bellezza di Mombaroccio, L’Osteria delle Candele a Candelara, l’Acquamarina in viale Trieste e il Chiosco di Pesaro. Complessivamente, lui e i suoi soci danno da lavorare a 40 persone. Nell’estate più dura dal dopoguerra ad oggi ha organizzato “Dinner in The Sky” e i Pic Nic nell’Arena delle Balle di Fieno a Baia Flaminia. Dopo aver aiutato i miei genitori nella loro piccola fabbrica e aver frequentato Economia finanziaria ed Informazione media e pubblicità, senza conseguire la laurea, ha trovato anche il tempo di scrivere e pubblicare un romanzo che ora, a leggerne il titolo, sembra più che profetico: “Il Coraggio delle Scelte” (2015, Guaraldi). 

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