Boom di truffe sul trading online durante il lockdown: girandola di soldi e conti prosciugati

Boom di truffe sul trading on line durante il lockdown: girandola di soldi e conti prosciugati
Boom di truffe sul trading on line durante il lockdown: girandola di soldi e conti prosciugati
di Luigi Benelli
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Domenica 17 Gennaio 2021, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 15:48

PESARO - Cambiano le tipologie di reati durante il lockdown. E le truffe informatiche sono sempre di più, con una quindicina di pesaresi che hanno perso fino a 80mila euro nel trading. Ma anche chi è stato raggirato tramite il fenomeno della Swap Sim. Il bilancio annuale dei carabinieri del comando provinciale di Pesaro parla di un incremento delle frodi informatiche, passate dalle 824 del 2019 alle attuali 932 (+13,1%).

In pratica tre frodi al giorno.

Secondo la Polizia postale marchigiana risulta che le condotte delittuose hanno registrato un incremento di circa il 110% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tra il 2019 e il 2020 nella Regione Marche sono stati trattati, dalla sola Polizia Postale e delle Comunicazioni, oltre 75 casi per un valore complessivo di 2.350.000 euro (importi sottratti). 319 i casi trattati di truffe online in Regione, 163 persone denunciate nel 2020.

Scrivania piena

L’avvocato Floro Bisello, segretario regionale e nazionale Adusbef, ha la scrivania piena di denunce e risparmiatori che chiedono aiuto. «Oggi il fenomeno del trading online è sempre più comune, ma ci sono broker che truffano i clienti. Sto trattando circa 15 casi di persone residenti nella provincia di Pesaro che vengono contattate da sedicenti promotori finanziari che chiedono di investire somme in piattaforme inglesi. Sono abili manipolatori, promettono guadagni facili su titoli di investimento definiti sicuri. Ma c’è chi ci casca e inizia a fare dei bonifici. Abbiamo scoperto che sono finiti su conti in Lituania e che la holding che propone gli investimenti è di Cipro. Cosa succede? I promotori dicono agli investitori che ci sono stati dei lauti guadagni, ma visto che i soldi sono finiti in Inghilterra, con la Brexit, per sbloccarli vanno pagate delle penali. In pratica tengono i soldi in ostaggio e se ne fanno mandare altri. Abbiamo il caso di un operaio pesarese che ha perso 30mila euro, ma altre decine di situazioni di investimenti da 5 o 10mila euro. Fino a chi ha perso 80mila euro continuando a pagare i trader. Abbiamo truffati di ogni estrazione sociale». Bisello raccomanda agli utenti «state attenti e di non finire nella rete. Non esistono guadagni facili e nonostante i broker si presentino come persone per bene occorre diffidare e fare delle verifiche sulle società che rappresentano, anche chiamando l’Adusbef o le proprie banche». Attenzione anche ai finti messaggi delle banche che chiedono di cambiare le credenziali. «Bisogna prestare attenzione perchè è un modo per accedere ai conti correnti». Altra pratica del momento, la Swap Sim. «E’ una tecnica di attacco che consente di avere accesso al numero di telefono del proprietario e violarne la Sim. Grazie alle credenziali i pirati informatici riescono ad accedere alle informazioni, entrando nelle app delle banche. Stiamo seguendo il caso di un pesarese che ha visto uscire 30mila euro dal proprio conto. Sono riusciti ad alzare il massimale e far sparire i soldi. Non sarà facile ritrovarli perché in questi casi ci sono vari passaggi fino a far sparire il denaro in conti correnti di paradisi fiscali coperti da segreto bancario». 
Acquisti online
Tra le truffe anche le più semplici, come acquisti online di prodotti mai arrivati o fasulli. «Seguiamo un pesarese che ha comprato un’auto “semi-nuova”. Ma i truffatori gli hanno consegnato un mezzo finito le cui spie di guasto erano tutte state truccate. Occorre essere prudenti e verificare i prodotti».

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