Pesaro, tamponi Covid obbligatori a chi rientra dalla Croazia: le barche private restano un rebus

Pesaro, tamponi Covid obbligatori a chi rientra dalla Croazia: le barche private restano un rebus
Pesaro, tamponi Covid obbligatori a chi rientra dalla Croazia: le barche private restano un rebus
di Letizia Francesconi
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 09:19

PESARO - Vacanze in barca con approdo nei porti della Croazia, c’è confusione nell’intercettare i primi rientri dei nostri diportisti, a bordo di barche a vela e yacht associati ai sodalizi nautici della città. Prime richieste di informazioni arrivate alla Capitaneria di porto sulla procedure da seguire al rientro. Ma resta difficile verificare quanti fra loro siano veramente scesi dalle proprie imbarcazioni per visitare le isole o le cittadine di approdo, così come pare ci sia diffidenza nel comunicare ai sodalizi di riferimento, le tappe della traversata e i contatti intercorsi, tutto per evitare di restare in isolamento prima di essere sottoposti al test anti Covid, che deve essere eseguito entro le 48 ore dal rientro in Italia. 

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Una serie di concause che rendono più complicato per il Dipartimento di Prevenzione Asur, intercettare l’esatto numero di velisti e crocieristi di rientro dai porti croati. C’è il caso di un diportista rientrato, che non avrebbe al momento compilato l’autosegnalazione per il tampone, perché pare non sia mai sceso dalla propria imbarcazione, altri che avrebbero dichiarato di essersi già preventivamente sottoposti per motivi di lavoro a test sierologici, ma anche in questo caso è questione di tempi.
 
Dall’inizio della settimana sono cominciati a rientrare in porto a Pesaro anche yacht e oltre ai passeggeri vanno conteggiati anche i membri dell’equipaggio. Situazioni fra le più varie che creano non poca confusione e complicazioni. 
Casi che spingono anche il presidente della Lega Navale di Pesaro, Antonio Rossini a rivolgere un appello alla coscienza e al senso di responsabilità dei diportisti, rientrati e non. Intanto è stato confermato per sabato 22 agosto l’ultimo viaggio in aliscafo della Gomo Viaggi verso la Croazia, in partenza dallo scalo pesarese. Sulla base dei numeri attualmente noti al Dipartimento Prevenzione, ci sono una trentina di diportisti pesaresi che hanno scelto la traversata e la vacanza in Croazia con la propria imbarcazione. Una decina le richieste d’informazioni arrivate in Capitaneria solo negli ultimi tre giorni, ma altri sono ancora in vacanza e devono rientrare. Diversi sono crocieristi che hanno soggiornato sugli yacht con anche i membri dell’equipaggio. Dopo l’entrata in vigore dei provvedimenti restrittivi per tutti i rientri dalla Croazia, diversi diportisti che hanno attraccato in uno dei porti croati di destinazione, hanno ricevuto la visita dell’Autorità Marittima croata che ha verificato la loro identità e inviato i nominativi alla Capitaneria di porto di Pesaro. Sulla base di questa prima banca dati, la stessa Capitaneria sta provvedendo a inviare i nominativi segnalati ad Asur. 
Tamponi all’arrivo 
Intanto tutto ha funzionato in maniera ordinata lunedì sera per il primo presidio check point veloce organizzato da Asur, direttamente allo scalo portuale. Ad essere sottoposti a tampone rapido 60 passeggeri tutti pesaresi, appena sbarcati dall’aliscafo. Non ci sono stati particolari problemi né il rifiuto di sottoporsi al test preventivo e il risultato arriverà nelle 48 ore successive. Il prossimo check point si terrà domani, giovedì, quando è previsto un ulteriore rientro al porto dalla Croazia, e si continuerà fino alla fine della settimana.

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