Screening Covid per il ritorno a scuola: Pesaro parte e va da sola, ma resta il nodo dei kit

Screening Covid per il ritorno a scuola: Pesaro parte e va da sola, ma resta il nodo dei kit
Screening Covid per il ritorno a scuola: Pesaro parte e va da sola, ma resta il nodo dei kit
di Letizia Francesconi
4 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Gennaio 2021, 09:57

PESARO - I dirigenti scolastici dei nostri istituti superiori dicono sì a collaborare con l’Amministrazione per avviare lo screenig su base volontaria a studenti e personale scolastico.

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Le date dell’operazione “Scuole sicure” voluta dal sindaco Matteo Ricci ci sono e si partirà dal 27 gennaio a scuole riaperte e ci sarebbe pure il personale sanitario disponibile ad effettuare i test rapidi.

La road map è stata definita ieri nell’incontro operativo in videoconferenza fra ente comunale e presidi dei sette istituti scolastici. 

L’interrogativo

Resta però l’interrogativo sulla fornitura e lo stoccaggio a Pesaro dei tamponi, e se non sarà la Regione a renderli disponibili e trasportabili, pare che il Comune sia già organizzato per una collaborazione con un’azienda privata del settore e per la relativa fornitura dei kit e dispositivi di protezione. Ora è corsa per definire le modalità di comunicazione alle famiglie. A coordinare il tavolo gli assessori Mila Della Dora (con delega a Salute e Benessere) e Giuliana Ceccarelli (Servizi Educativi). Per la parte operativa e medico sanitaria ci sono il dottor Bucci, referente per i medici specializzandi e di continuità assistenziale, e i coordinatori di Protezione civile e Croce Rossa. Appare ormai chiara la volontà del Comune di Pesaro di fare da apripista per una strategia di controllo e prevenzione sulla popolazione scolastica, procedendo indipendentemente dalla posizione assunta a livello regionale, più volte ribadita negli ultimi giorni dall’assessore regionale Saltamartini in un botta e risposta mediatico con il sindaco Ricci. 

Il cronoprogramma

Lo screening avverrà a scuole riaperte e con i ragazzi che torneranno in presenza lunedì. Tre giornate dal 27 al 29 gennaio per la prima chiamata rivolta al 50 per cento delle classi presenti a scuola nella prima settimana di riapertura, e il restante 50 per cento la settimana successiva completando la mappatura per intere classi. Due turni, il mattino in orario scolastico saranno sottoposti a screening gli studenti mentre il pomeriggio sarà la volta di docenti e collaboratori scolastici. Quattro i punti o meglio le sedi scolastiche individuate: Campus scolastico di via Nanterre: qui verrà previsto uno spazio adeguato interno al liceo Marconi, dove a turnazione, confluiranno tutti gli studenti dei 4 istituti ospitati dalla cittadella. Poi un punto screening all’Agrario Cecchi,uno all’Alberghiero Santa Marta mentre la sede del liceo artistico Mengaroni sarà il punto di raccordo per gli studenti del liceo Classico, Scienze umane e per gli studenti della Nuova Scuola. 

La strategia

«Dal confronto con Amministrazione e coordinatore dei medici di continuità – riferiscono il preside del Marconi, Riccardo Rossini e la vicepreside dell’Alberghiero, Maria Rita Ortolani – nel caso in cui durante la mattinata di screening venga individuata una positività, l’alunno verrà subito posto in una stanza dedicata all’isolamento e verrà allertata la famiglia. Subito dopo, la scuola stessa allerterà il Dipartimento di Prevenzione Asur per la presa in carico dello studente, che sarà inserito nei canali di tracciamento e verifica per il tampone molecolare, che non verrà eseguito all’interno del plesso. Garantiti operatori e personale volontario, almeno due volontari di Croce Rossa per ogni sede e sette-otto operatori per ogni punto». Dirigenti scolastici tutti favorevoli a siglare con l’Amministrazione un accordo, sperando nel buon esito in termini di adesioni, per portare avanti la mappatura all’interno dei plessi.

Obiettivo iniziare

«Intanto si parte, poi saranno definite altre eventuali modalità – osserva Serena Perugini, preside del Mengaroni - condiviso l’impegno di prevedere la possibilità di uno screening ripetibile e sistematico, sempre su base volontaria. Il modello che è stato scelto può essere replicabile e, come sottolineato da alcuni colleghi, con un tracciamento almeno ogni 15-20 giorni a scuole riaperte per essere tutti più tranquilli e sicuri». Secondo i calcoli del sindaco Ricci i tamponi rapidi che avanzeranno dallo screening Marche sicure, sarebbero sufficienti per ripetere 6 volte lo screeening di tutti i 77mila. studenti superiori marchigiani, a maggior ragione dei ragazzi pesaresi che sono 8.400, comprendendo quindi anche gli studenti al di sotto dei 16 anni che saranno comunque esclusi dalla vaccinazione. Inizia così da oggi per ogni istituto l’invio del modulo già prestampato dal Comune alle famiglie e la predisposizione scuola per scuola di una circolare con la quale le famiglie dovranno autorizzare a sottoporre a test il proprio figlio.

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