Salta l'accordo per il bonus Covid all'Area Vasta: sindacati in stato di agitazione

Salta l'accordo per il bonus Covid all'Area Vasta: sindacati in stato di agitazione
Salta l'accordo per il bonus Covid all'Area Vasta: sindacati in stato di agitazione
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 3 Ottobre 2020, 04:45

PESARO - Proclamato lo stato di agitazione per il mancato pagamento del premio Covid ai dipendenti dell’Area Vasta 1. L’annuncio, ieri mattina, è stato sottoscritto dalla rappresentanza unitaria dei lavoratori Rsu insieme con i sindacalisti della funzione pubblica Cgil, Cisl, Uil e Fials. Richiesta alla Prefettura di Pesaro la procedura di conciliazione. 

Se dovesse fallire anche questo ulteriore tavolo di confronto, sindacati territoriali di categoria ed Rsu confermano di voler intraprendere «ulteriori iniziative di mobilitazione, compresa una prima giornata di sciopero».
 
Era ormai chiaro dalla recente riunione ad Ancona che la vertenza sul premio Covid si sarebbe inasprita, come in effetti è stato. La questione sollevata dalla nota unitaria di sindacati e Rsu è di principio (a loro giudizio il personale avrebbe meritato maggiore attenzione) e allo stesso tempo sostanziale. All’Area Vasta 1 sono stati riconosciuti poco meno di 159.000 euro per i premi Covid, che equivarrebbero a una media di circa 100 euro per dipendente, «quando la promessa iniziale ammontava invece a 1.000 euro a persona». I sindacalisti della funzione pubblica e la rappresentanza unitaria lo avevano sottolineato giorni addietro a Fano, al momento di annunciare la stretta a una vertenza che riguarda circa 1.700 lavoratori.
La stretta
Tutto personale in servizio nelle strutture sanitarie di una provincia che, rispetto alle altre quattro marchigiane, ha subito l’impatto più critico durante la fase acuta dell’epidemia: «Maggiore il numero accertato di casi positivi al virus e di sintomatici, maggiore il numero delle quarantene fiduciarie, maggiore il numero dei decessi, maggiore il numero dei dipendenti e degli operatori contagiati». Rispetto a un impegno più pressante e con superiori margini di rischio, si chiede che sia corrisposto «un premio dignitoso».
Dai decreti ministeriali 18 e 34 l’Asur Marche ha ricevuto oltre 3 milioni e 600.000 euro, ma all’Area Vasta 1 è stato assegnato solo il 15.73% della somma. Quasi 360.000 euro sono serviti per pagare indennità e straordinari, mentre per il premio Covid restano appunto poco meno di 159.000 euro e il trattamento economico che ne deriverebbe per i lavoratori non è considerato dignitoso. Come fare? La nota unitaria propone «nuove risorse» oppure «un nuovo criterio» di ripartizione nelle Marche. Si vorrebbe che il trattamento per il personale dell’Area Vasta 1 fosse equiparato al premio già ricevuto ad agosto dai loro colleghi in servizio a Marche Nord (680 euro in prima fascia e 250 in terza). Sindacati e Rsu hanno inoltre colto l’occasione per segnalare altre questioni a loro giudizio problematiche. Si evidenzia, per esempio, «l’utilizzo non corretto della pronta disponibilità». Si chiede che siano pagati «i progetti strategici aziendali» attivati con l’insorgere dell’epidemia, la quota della produttività individuale 2018, il saldo della quota organizzativa 2019, la produttività individuale 2019 e la progettualità strategica 2019. 
Il tema delicato
Nel conto, inoltre, «tutte le ore effettivamente lavorate nel corso dell’anno». È stato infatti riscontrato «un sistematico superamento pro-capite delle 250 ore, causato dai continui rientri in servizio anche per effetto della pronta disponibilità». Altro tema delicato, la gestione dei cosiddetti lavoratori fragili, che sindacati e Rsu ritengono «privi di adeguata tutela».

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