PESARO - “Fai squadra, dona plasma iperimmune”. L’appello, accorato, viene da Avis Pesaro che ha messo in piedi una importante campagna di sensibilizzazione per aiutare i malati di Covid ad avere speranze in più. «E’ una seria possibilità di guarigione, di vita, un aiuto a coloro che stanno combattendo e sono ricoverati in ospedale», introduce Lina Rocca, presidentessa Avis comunale. Il Centro trasfusionale dell’ospedale Marche Nord sta raccogliendo il plasma iperimmune da maggio, da quando si è sbloccato il protocollo.
La sensibilizzazione
L’invito è, per coloro che hanno contratto il Coronavirus e sono guariti, a contattare la sede Avis e a contribuire a dare una mano ai malati Covid di provincia e regione.
I requisiti
I criteri per poter donare il plasma iperimmune sono: avere un’età tra i 18 e i 65 anni; aver superato da almeno 14 giorni la malattia da Covid-19 (con anticorpi ancora validi); avere i requisiti per la normale donazione del sangue. Le donne non devono aver avuto una gravidanza nel corso della vita. «Al protocollo della Regione Marche abbiamo aderito noi come Marche Nord, l’ospedale di Torrette e Fermo. Coloro che sono stati trattati col plasma iperimmune, dopo la seconda sacca di trasfusione hanno avuto dei miglioramenti, per questo andiamo avanti. La pandemia non è finita e ci sono anche persone senza problemi pregressi che sono in grosse difficoltà. Sabato è stata usata l’ultima sacca che c’era in reparto e noi, come Marche Nord, lo stiamo donando anche a tutta la regione. Dove serve, lo mandiamo. Ripeto, le scorte sono finite perché è difficile trovare donatori. I guariti spesso erano in condizioni gravi e la ripresa è difficile. Per donare si deve stare bene, ci sono tempi di recupero e occorre valutare la quantità di anticorpi».
Il protocollo
Si dona su appuntamento ed è necessario prenotarsi allo 0721/31466 e – su whatsapp – al 388/5804671. «Tutti possono farlo, anche i non donatori di sangue e i non iscritti all’Avis. Non ci sono distinzioni. Il primo appuntamento consiste in una visita trasfusionale, si fanno le analisi che servono per donare e conoscere la carica dell’anticorpo del virus. Arriva sempre un momento in cui servono i donatori, se si avesse un bacino sempre più grande dal quale attingere – termina la presidentessa Avis Pesaro -, sapremmo bene dove e da chi andare quando c’è bisogno».