Covid, parte il drive test: 200 esami al giorno, precedenza agli studenti in attesa di tampone

Covid, parte il drive test: 200 esami al giorno, precedenza agli studenti in attesa di tampone
Covid, parte il drive test: 200 esami al giorno, precedenza agli studenti in attesa di tampone
di Thomas Delbianco
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Sabato 24 Ottobre 2020, 09:12

PESARO Apre oggi il drive-in sanitario di Strada dei Cacciatori, nella zona di Villa Fastiggi, e tra i primi utenti ci saranno subito gli studenti e i docenti in quarantena. Sarà attivo tre giorni alla settimana, ma in caso di necessità aumenteremo: si viaggerà sui 150/200 tamponi, e 200 è il numero massimo previsto.

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Come era stato anticipato la scorsa settimana in occasione del sopralluogo di Comune, Protezione Civile, Asur e Regione per l’allestimento delle strutture, a partire da questa mattina verrà attivato il punto drive per i tamponi in Strada dei Cacciatori, sede del Centro Operativo e della Protezione Civile.

Sul posto ci saranno la coordinatrice dell’Asur Pesaro Elisabetta Esposto, responsabile del Distretto sanitario e il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani che dalla scorsa primavera ne ha seguito l’allestimento. 
A chi è rivolto
Il drive in sarà dedicato ai ragazzi delle scuole, agli insegnanti, a chi è venuto in contatto stretto con soggetti positivi, a chi rientra dall’estero e a coloro che sono inseriti nel percorso guariti. Un punto che in questa fase diventa fondamentale anche per alleggerire i due drive sanitari fissi e da tempo già attivi, a Fano nella zona de Codma e a Urbino, in località Sasso che iniziano a faticare a rispondere a tutte le richieste di tamponi. E per rendersene conto basta transitare nelle zone preposte nei giorni di servizio attivo per cogliere il colpo d’occhio dei mezzi in attesa: tutti in fila, ma procedure snelle e personale professionale. Questa mattina gli operatori sanitari del sito di Strada dei Cacciatori saranno subito al lavoro dalle 9 con il percorso scuola. Il Dipartimento di Prevenzione Asur ha infatti fissato per quell’ora l’appuntamento per effettuare i tamponi a studenti e docenti di alcune classi delle scuole superiori dove ci sono alunni in quarantena. 
Il protocollo
I tamponi verranno svolti all’interno dell’abitacolo dell’auto. Il minore, come riferisce il Dipartimento Asur nell’avviso, deve essere accompagnato da una persona adulta e dovrà sedersi nell’abitacolo, sul sedile posteriore, dalla parte opposta del guidatore. Tutti i presenti in auto dovranno indossare la mascherina chirurgica. Chi si sottoporrà al tampone questa mattina, riceverà comunicazione entro 48-72 ore solo degli eventuali esiti positivi. «L’obiettivo è quello di aprire il punto drive in questa prima fase almeno tre giorni alla settimana - anticipa Biancani - se ci sarà bisogno, potrà essere aperto anche più giorni alla settimana. In una giornata si possono effettuare in media circa 150-200 tamponi, ma anche in questo caso, in base alle esigenze, il numero può aumentare». Il punto drive di strada dei Cacciatori era già stato attivato nel periodo del lockdown per il percorso guariti: la struttura aveva servito tutto il distretto pesarese. Poi la tensostruttura era stato smantellata ed erano rimasti in funzione solo i check di Fano e Urbino. 
Le opzioni
Ma nelle settimane scorse, quando è stata valutata la possibilità di ripristinarlo, erano state indicate alcune zone, tra le quali il parcheggio alla Torraccia vicino alla Vitrifrigo Arena. Ma alla fine il sindaco Matteo Ricci ha deciso che il drive in doveva tornare in strada dei Cacciatori. E così sarà, a partire da oggi con un servizio che farà da riferimento non solo per Pesaro città ma anche per l’hinterland e i Comuni della valle del Foglia.
Fondamentali in questa fase si rivelano sempre di più le squadre Usca, ovvero le Unità Speciale Continuità Assistenziale, per eseguire il tampone e fare entrare la persona nel cosiddetto Percorso malati per accertare l’eventuale positività.

Le Usca dunque sono delle vere e proprie sentinelle del territorio. Il Pesarese da 4 Usca, attive dallo scorso mese di aprile, passerà a 7 Usca, 6 costituite da un infermiere e un medico (due per ogni distretto sanitario in cui è divisa la provincia) ed una Usca di valenza di Area Vasta 1 con due medici. Il loro compito è la gestione domiciliare (consulto telefonico, video consulto, visite domiciliari) dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. 

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