Pesaro, quattro stelle a prezzi dimezzati, ma sul turismo dilaga il pessimismo: «Cali fino al 70%»

Pesaro, quattro stelle a prezzi dimezzati, ma sul turismo dilaga il pessimismo: «Cali fino al 70%»
Pesaro, quattro stelle a prezzi dimezzati, ma sul turismo dilaga il pessimismo: «Cali fino al 70%»
di Letizia Francesconi
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Luglio 2020, 10:00

PESARO-  Ci sono albergatori pesaresi, che dicono no a svendere camere e pacchetti turistici. Ma in questo periodo di alta stagione post emergenza, non ci sono prenotazioni. Non decolla per ora fra le nostre strutture il bonus vacanze, novità di questa estate, che si traduce in tante richieste e poche conferme. Se il trend resta al ribasso, il calo di presenze a fine stagione potrebbe toccare, secondo alcuni tour operator anche il 70% su base provinciale nel settore della ricettività di Pesaro, Fano, Gabicce e Marotta. 

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Gruppi non ce ne sono, almeno non fino a settembre e chi si riesce a intercettare, grazie al lavoro delle agenzie locali, è una rarità per alcune strutture, soprattutto i tre stelle che sono indirizzati da sempre verso questo tipo di clientela. Il ricorso ai bonus vacanza? Un’incognita.
 
Pochi gli albergatori che sposano la politica di strutture quattro stelle lungo viale Della Repubblica-piazzale della Libertà e poche altre, che offrono camere in pensione completa anche a 46 euro. A sentire gli albergatori della fascia centrale, la situazione è la stessa. Quasi ovunque, dagli hotel storici a misura di famiglia fino ai tre stelle si può contare fra il 25-30% di occupazione per il mese di luglio. Ma gli albergatori pesaresi sperano in un trend intorno al 60-65 delle camere occupate almeno in agosto. Da una panoramica fra le strutture del nostro lungomare, preoccupano le poche presenze anche in hotel cinque stelle come l’Excelsior e Nautilus, questo basta per capire gli umori e le difficoltà della categoria. 
Va meglio in collina
«La risposta è ancora al di sotto delle aspettative, anche per strutture ricettive di alto livello come le nostre, eppure siamo intorno alla prima decina di luglio – osserva Roberto Leonardi, direttore delle strutture Excelsior e Nautilus – basta monitorare il calendario delle prenotazioni per capire che queste non sono ancora soddisfacenti e non arriviamo neppure al 50 per cento di occupazione. Non è un dettaglio, e ci basta per comprendere la difficile situazione. La speranza ora è rivolta al periodo dal 20 luglio ai primi di agosto». Se il lungomare soffre sembra al momento fare eccezione Villa Cattani Stuart , quattro stelle di pregio sulle colline di Trebbiantico. «Negli ultimi tre weekend la struttura ha risposto abbastanza bene – osserva il gestore Alessandro Tomassini – chi sceglie Pesaro ora sembra quasi preferire le colline, la natura e gli spazi. La nostra struttura si è dedicata a una promozione a sé stante, puntando sui percorsi da fare a piedi e in bike e un nuovo percorso nella tenuta, tutto nella natura. I prezzi? Ho lanciato una proposta che definisco Codice etico per il rispetto di regole e prezzi. Non tutti purtroppo abbracciano questa politica. E per non penalizzare hotel a tre stelle del lungomare, mi sono trovato anche nella condizione di dover dire ad alcuni gestori di quattro stelle, di non scendere né dimezzare».
La politica dei prezzi
Si dice contraria a una riduzione dei prezzi Vanessa Gasparini dell’hotel di famiglia Clipper: «Per buona parte del mese di luglio, chi sceglie Pesaro e la nostra struttura può trovare una camera doppia intorno a 68 euro a persona in pensione completa, senza considerare la fruizione della spiaggia o gli extra. Non siano d’accordo con la politica di alcuni hotel di alto livello, che si dicono di nicchia ma pronti a dimezzare i prezzi. Le camere al momento sono occupate intorno al 25 per cento. Guardando ad agosto ora come ora, dovrei parlare di un 5 per cento di occupazione ma è davvero una stagione al cardiopalma, e tutte le prenotazioni arrivano dilatate. Il trend, si basa su soggiorni dai tre ai cinque giorni e non oltre. Per l’opportunità dei bonus vacanze ho scelto di non accettarli. Sono solo un credito d’imposta e resta difficile capire come utilizzarli. Le risorse che mi entreranno mi serviranno solo per ripagare i costi e i fornitori per questa strana estate». Non svende camere e pacchetti ma propone promozioni personalizzate, Rita Amadori dell’hotel Mare: «Sì al bonus vacanze ma solo per un soggiorno di sette giorni – commenta – richieste ce ne sono ma poche sono ancora le conferme. In media ho scelto di mantenere i prezzi stabili, intorno ai 70 euro a luglio per una pensione completa, ma per le camere siamo ancora intorno a un meno 60 per cento rispetto alla scorsa stagione». 
Le agevolazioni
Alfio e Paolo, gestori dell’hotel Astoria di Levante, hanno deciso di mantenere la tradizionale promozione del prenota prima e poi percentuali di sconto, intorno al 10%. «Se prima una doppia si vendeva sui 60 euro ora siamo intorno ai 54 euro a persona e 49 euro per una mezza pensione, ma non scendiamo al di sotto.

L’occupazione è intorno al 20 per cento che sale solo nei weekend. Confermiamo il bonus per un periodo di una settimana ma su un pacchetto di almeno mille euro di spesa, altrimenti il bonus resta un’incognita e non è conveniente per strutture medio-grandi».

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