Pesaro, frenata sui centri estivi: si ipotizza l'apertura solo per fine giugno: «Nessuna risorsa dalla Regione»

Pesaro, frenata sui centri estivi: si ipotizza l'apertura solo per fine giugno
Pesaro, frenata sui centri estivi: si ipotizza l'apertura solo per fine giugno
di Thomas Delbianco
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Giovedì 21 Maggio 2020, 07:50

PESARO - Centri estivi a Pesaro, si ipotizza un’apertura per fine giugno, oggi incontro chiave per definire le modalità. «Ancora nessuna risorsa dalla Regione», dice l’assessore Ceccarelli. E’ programmata per questa mattina in Sala Rossa, con collegamenti in videoconferenza, una riunione per fare il punto, e iniziare a dare forma alla riapertura dei centri estivi per quanto riguarda le competenze degli enti locali.

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«Noi da tempo abbiamo iniziato a ragionare su come riaprire i centri estivi - spiega l’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli - le linee guida sono arrivate solo domenica e sono complesse. Per questo domani mattina (oggi, ndr) abbiamo convocato dirigenti, sindacati e tutti i soggetti che fanno parte del sistema nell’ambito territoriale sociale per individuare criteri e modalità». 
 
La Regione? «Avrebbero già potuto farci sapere se erano interessati ad integrare le risorse con contributi aggiuntivi, ma ad oggi ancora non ci hanno detto niente». Quando sarà l’apertura dei centri? «I tempi indicano dal 15 giugno, ma credo che arriveremo alla fine di giugno, perchè ci sono tante regole da rispettare, e un sacco di spese da affrontare per adeguarci. Il rapporto tra bambini ed educatori, le fontanelle con acqua, mascherine, termoscanner, e varie altre misure». Aggiunge il capogruppo di Forza Pesaro-Ungranbelpo’ Luca Pandolfi: «Riteniamo da sempre importante e necessario che soprattutto in questo momento l’attenzione e l’impegno di una democrazia moderna come la nostra debba essere rivolto a garantire il servizio educativo, e quindi rivolta ai giovani, alle loro famiglie, ed alle categorie più deboli. In attesa della riapertura delle scuole a settembre, riapertura che dovrà prevedere procedure chiare, per un inizio in sicurezza e senza indugi, visto che Paesi europei anche fortemente colpiti dalla pandemia hanno già oggi proceduto alla riapertura parziale e su base volontaria delle scuole. Sono state emanate dal dipartimento delle politiche della famiglia, le linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzative di socialità. E pertanto delle attività ludico ricreative e centri estivi per bambini sopra i 3 anni. Per il Comune - continua Pandolfi - i Servizi Educativi e l’attività dei centri estivi, sono di estrema importanza, ecco perché ci eravamo già attivati nell’individuazione di idee progettuali, in attesa di queste linee guida. 
La programmazione
Linee guida che potessero di fatto stabilire elementi fondamentali per poter procedere con la programmazione di qualsiasi servizio, fissando ad esempio il rapporto bambini o ragazzi ed educatori, che infatti le linee guida definiscono in base a 3 fasce di età, 3-5 anni, 6-11, 12-17. Il Comune resta soggetto centrale per il servizio, come ribadiscono le linee guida. Infatti, il gestore delle attività deve garantire l’elaborazione di uno specifico progetti da sottoporre preventivamente all’approvazione del Comune, nonché per quanto di competenza, da parte delle autorità sanitarie locali». 

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