Pesaro, bonus vacanze, i dubbi degli albergatori: «Quanti ostacoli. Non ci piace, ma è meglio di niente»

Pesaro, bonus vacanze, i dubbi degli albergatori: «Quanti ostacoli. Non ci piace, ma è meglio di niente»
Pesaro, bonus vacanze, i dubbi degli albergatori: «Quanti ostacoli. Non ci piace, ma è meglio di niente»
di Luigi Benelli
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Sabato 4 Luglio 2020, 06:50

PESARO - Bonus vacanze, le richieste ci sono e gli albergatori lo accettano di buon grado. Non è la panacea di tutti i mali, ma serve a far muovere il turismo. A pesare è la giungla burocratica di passaggi, tanto che non tutti gli albergatori lo accettano. 

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L’agevolazione consiste in un credito fruibile esclusivamente nella misura dell’80%, d’intesa con il fornitore, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20% come detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi. L’agevolazione è riconosciuta ai nuclei familiari aventi un reddito Isee non superiore a 40.000 euro. Nel caso di nuclei familiari composti da più di due persone la misura massima dell’agevolazione è di 500 euro. La misura massima dell’agevolazione è di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona.
 
«Anche se tutti avevamo chiesto un provvedimento diverso, più ampio, più slegato dalle fasce di reddito e soprattutto meno cavilloso e burocratico oggi dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco e, considerando che siamo nel mezzo di una stagione non facile, dobbiamo sfruttare questo strumento che neanche a noi fa impazzire, a dire la verità, ma non possiamo buttarlo a mare – spiega Marco Arzeni della Confcommercio - Quindi anche se non ne siamo entusiasti dovremo cercare di promuoverlo al meglio poiché stenta a partire soprattutto tra gli operatori turistici che, è opportuno ricordarlo, sono assolutamente liberi nell’accettare o meno il bonus vacanze. Sarà poi opportuno, a fine stagione, fare i dovuti calcoli su dati certi, su quanto effettivamente è avvenuto e quanto effettivamente è stato utilizzato». 
Le richieste
La richiesta di accesso all’agevolazione è effettuata, a decorrere dal 1° luglio 2020, da uno qualunque dei componenti del nucleo familiare mediante l’applicazione per dispositivi mobili denominata IO, resa disponibile da PagoPA. In caso di esito positivo della verifica PagoPA S.p.A. genera un codice univoco ed un QR-code che potranno essere utilizzati, alternativamente, per la fruizione dello sconto. Fabrizio Oliva, presidente degli albergatori Apa Hotels Pesaro sottolinea che «dopo le modifiche è accettabile. E’ un periodo in cui serve liquidità dopo la chiusura e in una fase in cui il turismo va a rilento. Abbiamo ancora circa 15 alberghi chiusi a Pesaro su 45 e prenotazioni che non garantiscono la piena occupazione delle camere. Pochi turisti a luglio e per ora più richieste di informazioni che prenotazioni ad agosto. 
Le prenotazioni
Il bonus vacanze è molto macchinoso: occorre accreditarsi come albergatore all’agenzia delle entrate e con il codice del cliente si entra nel portale per poi caricare la propria fattura. I soldi si vedono con il primo F24 utile. Tutto questo è sopportabile anche se ha un impatto burocratico non di poco conto. I turisti lo stanno chiedendo, ci sono albergatori che non lo accettano e tanti altri che sono pronti per riempire le camere». Per Alessandro Ligurgo della Confesercenti «gli albergatori hanno bisogno di lavorare e questo bonus può essere d’aiuto. Ben venga sperando nella rinascita del comparto turistico».

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