PESARO - Sono i due luoghi che restituiscono la dimensione della portata del Coronavirus: la camera mortuaria di Muraglia e l’impianto di cremazione a Fenile. Lo spazio è risicato e ci sono salme che attendono di essere cremate da una decina di giorni. Tanto che Aspes, società che gestisce i servizi cimiteriali, ha dovuto stringere in tutta fretta un accordo con Ravenna per poter ottemperare alle richieste delle famiglie.
LEGGI ANCHE:
Coronavirus, bilancio pesante ma in calo: sono 23 i morti oggi nelle Marche, il totale sale a 310
Ancona, due nuovi ospedali Covid-19 per le Marche: uno al Palaindoor e l'altro realizzato in 3 giorni dai cinesi
Parenti che in questa fase oltre alla già difficile perdita devono subire anche lo strazio di non poter fare un funerale ai loro cari nella norma. E’ quanto accade a Pesaro, come sottolinea anche Luca Pieri, presidente Aspes. «Registriamo un eccesso di conferimenti per cremazioni a Fano. Nel corso degli ultimi mesi era aumentata la scelta della cremazione, ma in questa fase è esplosa. Siamo stati in forte sofferenza, con un paio di settimane di attesa per poter procedere. Ora i tempi stanno rientrando alla normalità grazie a un accordo stretto con il crematorio di Ravenna. Era l’unica alternativa per non intasare il sistema. Purtroppo è una fase di dolore e sofferenza, con un carico incredibile dettato dalle morti per il Coronavirus». All’impianto di Fenile era prevista anche la realizzazione di un secondo forno. «Abbiamo deciso di accelerare sui tempi, gli operai sono al lavoro e contiamo in qualche settimana di essere pronti».
Pesaro, tragedia Coronavirus: all'obitorio non c'è più spazio, decine di salme in attesa di cremazione

di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Marzo 2020, 06:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout