Pesaro, la cooperativa cerca infermieri per l'ospedale Covid: compenso da 39 euro all'ora/ Ecco come candidarsi

Pesaro, la cooperativa cerca infermieri per l'ospedale Covid: compenso da 39 euro all'ora
Pesaro, la cooperativa cerca infermieri per l'ospedale Covid: compenso da 39 euro all'ora
di Gianluca Murgia
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Martedì 31 Marzo 2020, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 10:31

PESARO - Sarà la Cooperativa Stella a selezionare 30 infermieri per la gestione H24 della nuova unità operativa Covid-19, con 18 posti letto, che sarà attività al Santa Croce di Fano nell’ambito dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Il compenso orario per ogni infermiere sarà pari a 39 euro con possibilità di alloggio. Le candidature sono già aperte da alcuni giorni (basta inviarle a un indirizzo mail fornito dalla stessa cooperativa), l’avviso è stato pubblicato dal sito dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della provincia di Pesaro e Urbino ed è stato rilanciato anche in altri portali dedicati (come l’Opi di Avellino).

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Una esternalizzazione che per questo singolo lotto comporterà alla Regione Marche un esborso da 1.935.360 euro, Iva esente, per 16 settimane, rinnovabile. Un appalto che, pur in funzione della carenza di infermieri (molti sono stati contagiati, altri come in questo caso servono per creare una nuova unità), ha sollevato su vari fronti diversi interrogativi. E non solo perché il Consiglio di Stato, nel 2018, ha bocciato questo modus operandi, ovvero appalti a ditte o cooperative che di fatto hanno ad oggetto la somministrazione di personale della Sanità. 
 
La Coop Stella - Società Cooperativa Sociale ha sede legale a Roasio, nel Vercellese, e quattro sedi operative: a Gambettola (Forlì Cesena), due a Rocchetta Belbo (Cuneo) e infine a Oleggio (Novara). Il direttore generale risulta essere Salvatore Cirillo mentre Aristide Cirillo occupa il ruolo di direttore amministrativo. Nata nel 2005, si è specializzata nella gestione integrata di servizi socio – assistenziali con «competenze acquisite sul campo necessarie alla progettazione, erogazione e gestione di servizi alberghieri quali la ristorazione, le pulizie, la sanificazione e la lavanderia, nonché di servizi di assistenza domiciliare». Ad oggi la Coop. Stella - da prospetto presente sul sito - si propone di gestire in forma autonoma con personale qualificato ed in conformità con le normative vigenti servizi infermieristici, assistenza tutelare residenziale ed a domicilio, fisioterapici, educativi, ristorazione (sanitaria, scolastica ed aziendale anche veicolata), pulizie e sanificazione e lavanderia. Attiva in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Liguria mentre risulta aver già lavorato nelle Marche con la gestione dei servizi interni della Casa di Riposo - Residenza Protetta Santa Maria Goretti di Corinaldo, con due infermieri. 

L’esperienza di Corinaldo
Con l’entrata di una cooperativa nella sanità pubblica locale - con contorni ancora tutti da definire - il timore, da parte del settore, è che si vada quasi a creare «una differenza di retribuzione» per lo stesso ruolo. Nella sanità pubblica della nostra provincia potremmo infatti trovare «un infermiere pagato da una cooperativa, un altro a tempo indeterminato pagato da Asur, uno a tempo determinato con contratto in scadenza, un altro ancora con co.co.co o partita Iva per 6 mesi, probabilmente non rinnovabili, senza indennità di turno e con paga oraria di 6 ore al giorno. Infine, ci sono gli operatori sanitari reclutati dal bando della Protezione civile, per i quali potrebbe essere previsto, oltre allo stipendio, un bonus di 200 euro a turno più vitto e alloggio». Tutto questo mentre gli infermieri che hanno lavorato a marzo attendono, come da Decreto Cura Italia, un bonus da 100 euro in busta. Forse arriveranno ad aprile, forse a fine anno.

Cinque tipologie di contratto
I sindacati, a tal riguardo, chiedono «se saranno effettuate selezioni a tempo determinato del personale infermieristico e socio sanitario per garantire i livelli essenziali di assistenza, se sarà garantito il monitoraggio del personale, quali servizi/reparti covid saranno esternalizzati al privato (quanto personale verrà impegnato in questi reparti, con quale minutaggio assistenziale, con quale contratto e con quale compenso effettivo), se il personale reclutato dalla protezione civile verrà impiegato nelle nostra provincia e con quale compenso».

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