Lino guarito dal coronavirus: «Sono diabetico e cardiopatico, mi sento un miracolato»

Monte Porzio, Lino guarito dal coronavirus: «Sono diabetico e cardiopatico, mi sento un miracolato»
Monte Porzio, Lino guarito dal coronavirus: «Sono diabetico e cardiopatico, mi sento un miracolato»
di Jacopo Zuccari
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Sabato 27 Marzo 2021, 02:40

MONTE PORZIO - Guarito ma in attesa dell’esito del tampone che riscontri la negatività al coronavirus, Lino Aniballi di 65 anni si dichiara «quasi un miracolato». 
«Sono considerato un paziente fragile e quando ho scoperto di essere positivo al Covid-19 tre settimane fa ho pensato che non ce l’avrei fatta inizialmente - confessa -. Poi sono stato ricoverato a Pesaro e lì seguendo le cure che mi hanno dato i medici dell’ospedale le mie condizioni si sono stabilizzate e dopo due settimane sono potuto tornare a casa. Adesso va meglio ma faccio ancora tanta fatica, soprattutto non posso fare molti sforzi fisici». 

Le patologie pregresse

Già affetto da diabete e cardiopatico, Lino ha affrontato la malattia con coraggio. Il coronavirus ha colpito in forma più lieve anche la moglie, che è rimasta a casa e ha terminato il periodo di quarantena. 
«Ho fatto il tampone giovedì scorso al Codma a Fano e sono in attesa del responso. Quello che posso dire – prosegue il paziente – è che una volta che sei dentro i reparti degli ospedali vedi tutto da un’altra prospettiva. Nella stanza con me al San Salvatore ho visto passare altri malati, molti giovani. Venivano da Pesaro e da Urbania. Uno di loro mi ha raccontato che aveva già fatto 40 giorni di ricovero. Fortunatamente nel mio caso non ho avuto ripercussioni gravi. Il personale è sempre stato attento e vigile, mi hanno fornito un respiratore per i primi tre giorni poi non ne ho avuto più bisogno. Devo dire che sono stato un miracolato perché già soffro di tante altre patologie, devo curarmi dal diabete e questa è una malattia molto insidiosa soprattutto per chi ha patologie pregresse. Prego adesso per mio cugino che è stato ricoverato anche lui ed è tuttora in ospedale». 
Molto facilmente i cluster possono scoppiare all’interno di un nucleo familiare.

Il cugino di Lino che ha 67 anni è in condizioni molto gravi. «Spero che usciremo prima possibile da questa situazione – prosegue il pensionato di Monte Porzio – Certo mi ha fatto piacere ricevere le telefonate di tanti amici, parenti e concittadini che in questi giorni in cui non potevo vedere nessuno mi hanno confortato e sostenuto. E’ importante infatti l’aiuto della medicina ma anche delle persone care che possono stare al tuo fianco. Ringrazio mia moglie che mi è al fianco tutti i giorni. Sono già stato contattato per fare il vaccino, ma dovrò attendere perché sono stato dimesso da pochi giorni e prima di me dovranno essere vaccinati tutti coloro che sono persone fragili». 

Cinquanta isolati in casa

Per quanto riguarda Monte Porzio ieri erano 50 le persone in quarantena e 30 i soggetti positivi al coronavirus, secondo il report dei contagiati messo a disposizione dalla regione Marche.

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