MONDOLFO - «Ringrazio Dio per avermi crocefisso nella croce dei malati». C’è tutto don Aldemiro nel testamento spirituale che l’anziano sacerdote di 86 morto di Covid ha lasciato in eredità. La lettera è stata interamente citata da monsignor Franco Manenti, vescovo di Senigallia, nel corso delle esequie pubbliche che si sono svolte ieri pomeriggio nella chiesa di Sant’Agostino in via Cavour.
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Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, è stato celebrato il commiato a uno dei sacerdoti più amati dalla popolazione mondolfese.
Un affetto profondamente ricambiato e che il vescovo Manenti ha ripercorso con parole di sincera riconoscenza per don Aldemiro Giuliani. «Don Aldemiro – ha sottolineato il vescovo nell’omelia - ha consolato gli afflitti e i malati in tutti i tipi di sofferenza (fisica, psicologica e spirituale). Ci invita con il suo testamento ad amare gli altri, in special modo i malati con amore, coraggio e costanza». Un applauso corale ha accompagnato la lettura del testamento spirituale lasciato dall’ex cappellano del Santa Croce.