Infettato dal Covid in ospedale dopo l'infortunio sul lavoro: «Zio Mauro sarà operato e verrà trasferito qui»

Mondolfo, infettato dal Covid in ospedale dopo l'infortunio sul lavoro: «Zio Mauro sarà operato e verrà trasferito qui»
Mondolfo, infettato dal Covid in ospedale dopo l'infortunio sul lavoro: «Zio Mauro sarà operato e verrà trasferito qui»
di Jacopo Zuccari
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 02:10

MONDOLFO Una volta rientrato nelle Marche, potrà essere ricoverato all’ospedale San Salvatore di Pesaro in un reparto Covid.

E’ questo lo scenario a cui stanno lavorando i familiari di Mauro Andreini, 58 anni di Mondolfo e dipendente dell’impresa di costruzioni Baioni, tecnico meccanico rimasto vittima di un infortunio sul lavoro e che ha contratto il Covid durante la degenza in ospedale a Palermo. 

L’emergenza più acuta

Ci sono però i tempi tecnici necessari a risolvere l’emergenza più acuta: l’operazione chirurgica alla tibia fratturata in seguito alla caduta sul posto di lavoro in Sicilia. Andreini necessita di cure per il sistema cardiaco già piuttosto debilitato. 
«Penso potrà essere operato entro pochi giorni, forse già oggi all’ospedale Cervello. Dopo di che bisognerà attendere ancora perché naturalmente crediamo che non potrà essere spostato e trasferito subito dopo l’operazione alla gamba. Bisogna valutare infatti le condizioni di nostro zio che devono essere adatte per un trasferimento così lungo tra la Sicilia e le Marche», ha spiegato il nipote Tommaso Rondina, che insieme alla sorella Teresita e al fratello Alessandro da giorni sono in costante contatto con l’ospedale Cervello di Palermo e con l’Asur Marche per poter venire a capo di una situazione che ha messo in allarme i familiari e i concittadini di Andreini.
Il fratello Spartaco ha diffuso sui social un appello per riportare quanto prima Mauro a casa.

Sono passati ormai più di 14 giorni da quando si è ferito – era l’11 gennaio - e la lontananza da casa e dagli affetti familiari costituisce un ostacolo in più a cui si è aggiunta l’infezione da coronavirus, contratta dopo il primo ricovero al l’ospedale civico di Palermo, fortunatamente senza sintomi. 

I messaggi su Facebook

In un post su Facebook Teresita ringrazia coloro che si stanno prodigando: «Vedo che scrivete in molti, oggi si son mosse tante cose, però prima di domani non posso aggiornarvi. I figli e noi famigliari ringraziamo tutti». Nel frattempo, prosegue la mobilitazione della cittadinanza. L’ex vicesindaco Alvise Carloni esprime solidarietà alla famiglia Andreini, così come l’ex assessore Mario Silvestrini: «Mauro ti vogliamo presto tra noi, un abbraccione». Amici e parenti hanno intanto inviato le email con richiesta d’aiuto al sindaco Leoluca Orlando, primo cittadino della città di Palermo.

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