Coronavirus, Pesaro in zona rossa? Il sindaco: «E' una fake news». Appello di Confindustria

Coronavirus, Pesaro in zona rossa? Il sindaco: «E' una fake news». Appello di Confindustria
Coronavirus, Pesaro in zona rossa? Il sindaco: «E' una fake news». Appello di Confindustria
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Marzo 2020, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 07:09

PESARO - La Provincia di Pesaro e Urbino nella zona rossa per l'allarme Coronavirus?
«Mi è stato riferito che alla trasmissione ‘La Vita in Diretta’ su Rai Uno è stato detto che Pesaro è entrata in zona rossa. È una notizia priva di fondamento, verificata con Regione e governo. Pesaro, come tutte le Marche, è in zona gialla. I casi sono aumentati ma la situazione è sotto controllo». Lo scrive Matteo Ricci su facebook. «Invito la trasmissione a recuperare il vero, come invito i partecipanti al programma a non dare notizie false, altrimenti saremo costretti a prendere provvedimenti legali. Ringrazio gli operatori sanitari che stanno facendo un lavoro straordinario. Inoltre le Marche al momento non hanno carenza di posti letto, né in terapia intensiva né agli infettivi. Calma e basta fake anche in tv. Aspettiamo il discorso del premier Conte alla Nazione per avere le ultime decisioni», conclude il sindaco.
I dati di oggi, mercoledì 4 marzo, sono allarmanti, con 4 morti nelle Marche e contagi in crescita, ma gli industriali pesaresi sperano che la fake news non si avveri e si appellano ai politici di ogni livello perchè ciò non accada.

LEGGI ANCHE:
Coronavirus, due morti in un giorno nelle Marche. La quarta vittima è un 76enne

Coronavirus, da domani scuole e università chiuse fino al 15 marzo. Azzolina: «E' ufficiale»


“Mi appello alla massima responsabilità, affinché a tutti i livelli si adottino rigorosamente le misure di sicurezza diffuse dal Ministero della Salute ad oggi per evitare alla nostra provincia di rientrare tra quelle con maggiori restrizioni, con il trasferimento nella ‘zona rossa’, situazione che comporterebbe il blocco totale delle attività e il completo isolamento con l’altissimo rischio della non riapertura di molte aziende e relativo indotto”. Lo ha detto il presidente degli industriali pesaresi, Mauro Papalini, commentando il rapido diffondersi dell’epidemia Coronavirus nella nostra provincia. “Allo stesso tempo – ha aggiunto - chiediamo che le gravi difficoltà che stiamo affrontando, dirette e indirette, vengano seriamente prese in considerazione dal governo e dalle istituzioni locali: abbiamo un immediato bisogno di usufruire di adeguate misure di sostegno delle nostre imprese”. Il riferimento di Papalini, è indirizzato, in particolare, “alla possibilità di far ricorso alla cassa integrazione in deroga per tutte le tipologie di imprese, qualsiasi sia la loro dimensione e settore” e si aggiunge “alla richiesta forte rivolta al sistema bancario di massimo sostegno a non far mancare, in questo momento, la liquidità necessaria e dare soprattutto la possibilità di posticipare le prossime scadenze”.
Confindustria è costantemente a fianco delle imprese per supportarle a tutti i livelli, “ma è fondamentale che, congiuntamente, le istituzioni coinvolte pongano in essere le condizioni per dare una concreta accelerazione agli investimenti pubblici e si approfitti di questo momento per eliminare la burocrazia inutile che tiene il paese bloccato da tempo”. Secondo Papalini, “il modello di ricostruzione del ponte Morandi di Genova andrebbe esteso a tutte le grandi opere e applicato anche nelle aree terremotate delle Marche, rappresentando una concreata possibilità di ripresa”.
“Sono certo che con il concorso di tutti – ha concluso il presidente degli industriali – e con una più autorevole, univoca e puntuale informazione, vero antidoto all’inutile panico e allarmismo,  essendo noi capaci di fare cose straordinarie, supereremo anche questa difficile prova e ritorneremo presto ad essere il paese che non è un “caso” da evitare, ma un modello sociale ed economico che tutto il mondo deve continuare ad invidiare”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA