FOSSOMBRONE - «Stiamo lavorando insieme al sindaco perché l’Asur attivi il centro vaccinazioni anti Covid nell’ospedale di Fossombrone, speriamo che non ci sia bisogno di ricorrere in termini provocatori ad una sottoscrizione pubblica o ad una sponsorizzazione nel caso in cui i l’Asur stessa dovesse rispondere che mancano finanziamenti adeguati» commenta il dottor Fabrizio Valeri, presidente regionale dello Snami
Il sopralluogo
Vale a dire la componente sindacale dei medici di famiglia che si sono detti disposti a collaborare al progetto come sottolineato dal sindaco Gabriele Bonci che oggi è alle prese con un sopralluogo nell’ospedale per disporre la migliore logistica possibile. «Il centro di vaccinazione esiste già» evidenzia in modo deciso «anche se solo per il personale medico. Si tratta di vedere come meglio organizzare il tutto tenendo anche presente gli appuntamenti relativi alle vaccinazioni dei bambini, realtà che comunque non verrebbe minimamente intaccata». Dalla Regione il sì è praticamente arrivato in termini di condivisione «dopo l’interessamento diretto dei consiglieri Giacomo Rossi e di Marta Ruggeri.
La scelta definitiva spetta però all’Asur che è pregata anche di tenere conto che il nostro ospedale ospita il centro stoccaggio dei vaccini per tutta l’Area vasta 1». La prima richiesta in assoluto per l’attivazione di un centro vaccinale nell’ospedale forsempronese era stata focalizzata a metà febbraio da una mozione della minoranza.
Il consiglio comunale votava all’unanimità ribadendo la centralità territoriale del nosocomio essenziale punto di riferimento per l’entroterra.
Le risposte
A quest’ora segnalazioni e legittime richieste avrebbero dovuto aver ottenuto risposte immediate ed operative. Se così non è stato si spera che succeda a breve. Sottoscritte le necessarie richieste non certo campanilistiche, evidenziati temi e necessità nella più completa trasparenza non rimane che attendere e sperare che nel volgere del più breve tempo possibile tutto si risolva al meglio. In termini di politica sanitaria territoriale è un’altra prova del nove per quanto riguarda la struttura sanitaria della cittadina metaurense.