Quarantanove bambini alla scuola elementare e solo due prime: genitori in rivolta per le classi pollaio

Cagli, quarantanove bambini alla scuola elementare e solo due prime: genitori in rivolta per le classi pollaio
Cagli, quarantanove bambini alla scuola elementare e solo due prime: genitori in rivolta per le classi pollaio
di Chiara Azalea
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Mercoledì 9 Settembre 2020, 10:08

CAGLI - Quarantanove bambini, tra i quali una disabile e solo due classi ad accoglierli alla Scuola Primaria dell’Istituto Franco Michelini Tocci di Cagli, alla vigilia di un delicato anno scolastico che si apre sotto la minaccia del Covid-19.

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Due sole classi prime, una di 23 bambini e una di 26, contro le tre richieste dal dirigente scolastico Edoardo Virgili all’Ufficio Scolastico Regionale, che hanno scatenato preoccupazione e proteste da parte dei genitori. Rimostranze raccolte dal sindaco di Cagli Alberto Alessandri e dall’assessora alle Politiche Sociali Simona Palazzetti che hanno inviato una richiesta di chiarimento agli uffici regionali preposti e al Ministero dell’Istruzione. 
 
«E l’emergenza virus?» 
«Nonostante l’emergenza epidemiologica in atto, la presenza di una bambina affetta da una grave disabilità e la richiesta tempestiva e adeguatamente motivata del dirigente scolastico, è stato deciso di formare solo 2 classi prime» si legge nella nota redatta dall’Amministrazione, evidenziando la mancanza di rispetto del numero massimo di 20 alunni in una classe con un bambino disabile. Al momento, quindi, non ci sono gli elementi per garantire una ripartenza in sicurezza. «L’aula nella quale si insedierà la prima A, sezione in cui è inserita la piccola con disabilità, ha una superficie complessiva di 49 mq; sulla carta questo spazio è sufficiente a garantire il rispetto delle distanze interpersonali tra 23 alunni, ma non tiene conto dell’ingombro della sedia speciale, che occorre a questa bambina, della superficie a terra necessaria per gestire in sicurezza le sue frequenti crisi epilettiche né del fatto che lei è un soggetto altamente a rischio, per la pluralità di patologie connesse alla sua sindrome» si evidenzia, ponendo l’accento anche sui rischi legati ad un’evacuazione di emergenza in caso di terremoto, trovandosi Cagli in una zona a sismicità medio alta. 

La mamma: «C’è timore»
«La mia premura è quella di tutelare la salute di tutti, in primis di mia figlia, che è un soggetto fragile. La sua malattia ha tante caratteristiche come l’epilessia, disturbi respiratori, se dovesse prendere il Covid non so quello che succederebbe. Uno spazio più ampio e meno bambini la terrebbero più protetta» commenta la mamma della bambina affetta da una malattia rara. 

Criticità anche in quarta
Criticità simile anche per la classe quarta, che ospita due bambini che necessitano di sostegno. «Qualche giorno fa abbiamo saputo che quest’anno la scuola non ha più il personale per fare i gruppi e quindi per tutto l’anno ci saranno solo due sezioni, una da 27 e l’altra da 26, e questo nel mezzo di una pandemia in cui il Ministro dichiara “stop alle classi pollaio”» racconta la mamma di una bambina di quarta. L’anno scolastico si apre all’insegna delle incognite e della paura per l’evolversi di un contagio difficile da prevedere. Per certo, ad oggi, c’è solo la necessità di ottimizzare la tutela dei bambini, con particolare attenzione dei più fragili, ai quali va garantito un inizio anno in totale sicurezza.

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