Bambina positiva al tampone, un’altra classe in quarantena. E' il terzo caso negli ultimi giorni

Bambina positiva al tampone, un’altra classe in quarantena. E' il terzo caso negli ultimi giorni
di Letizia Francesconi
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Venerdì 25 Settembre 2020, 03:05

PESARO Ancora un caso di tampone positivo fra i più piccoli, dopo i due bambini di Petriano e Urbania, già in quarantena insieme alle rispettive due classi. Salgono così a tre i bambini del Percorso scuola intercettati dall’Area Vasta 1, positivi al test richiesto dal pediatra di famiglia.

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L’ultimo caso è di una bambina, che frequenta la scuola primaria del polo comprensivo Enrico Mattei di Acqualagna. La sua positività è stata individuata e resa nota ieri dal Dipartimento Igiene e Sanità Pubblica, all’arrivo dell’esito del tampone. Scatta così una nuova quarantena per l’intera classe del plesso elementare. Visto il numero crescente di richieste inoltrate dai pediatri per eseguire i tamponi nei tre Distretti, l’Area Vasta è pronta a un cambio di passo e modifiche in corso proprio per il Percorso scuola. 
Il caso
«I tre casi finora individuati nel Percorso scuola – entra nel merito il direttore del Dipartimento Sanità Pubblica, Augusto Liverani – sono monitorati dai sanitari del Distretto di Urbino. La bambina era sintomatica da alcuni giorni, come indicato nella segnalazione del medico pediatra. Febbre e tosse, la sintomatologia finora più diffusa fra i piccoli pazienti, e nel caso della bambina la richiesta di tampone era stata inoltrata fra il 19-20 settembre. Nessun disturbo o patologia cronica. Da una prima indagine epidemiologica dei sanitari del Distretto, almeno nell’ultimo periodo, precedente all’inizio della scuola, la bambina non aveva viaggiato fuori provincia per vacanze o per altri motivi con i propri genitori. Questo a dimostrazione che siamo in una fase di circolazione endemica del virus, indipendentemente da rientri dall’estero o altri aspetti del contagio. Sulla bambina e i familiari, è in corso l’operazione di tracciamento e ricostruzione dei contatti più recenti e diretti». Classe in isolamento: la classe frequentata è stata chiusa ieri dai sanitari Asur e sono 20 i compagni posti in isolamento domiciliare fiduciario, così come i quattro insegnanti. «Tutti rimarranno in quarantena per i prossimi 14 giorni, indipendentemente dall’esito del primo tampone, anche se questo sarà negativo – conferma il dottor Liverani – stesso iter che si sta seguendo per le altri classi isolate di Petriano e Urbania. E’ stata anche inoltrata l’informativa alla direzione scolastica e al sindaco di Acqualagna, sulla base di una lista di operatori scolastici e alunni, venuti a contatto diretto con la bimba positiva, che la scuola stessa ha fornito ad Asur. Da oggi e si proseguirà nelle prossime 24-48 ore , i sanitari del Distretto di Urbino stanno chiamando i compagni di classe e gli insegnanti per programmare il tampone, che potrà essere eseguito secondo la disponibilità delle famiglie, nei punti Drive più vicini di Urbino o Fano. Oltre ai genitori dovremo chiamare anche nonni e parenti più vicini alla famiglia, che hanno avuto contatti recenti. Gli operatori faranno del loro meglio per eseguire i tamponi entro i prossimi due –tre giorni , anche perché i test del Percorso scuola, di fatto dovrebbero seguire gli stessi tempi del Percorso diagnostico». Work in progress: visti i numeri importanti di test richiesti per i piccoli pazienti già inoltrati, o che vengono attualmente presi in carico da Asur, il direttore del Dipartimento di Igiene e Salute, annuncia modifiche in corso.

La rassicurazione
«Per il solo Percorso scolastico – osserva Liverani – abbiamo deciso di garantire ai bambini e contatti stretti collegati, due tamponi quasi consecutivi. Il primo da eseguire dopo il primo contatto diretto, e il secondo sul finire del periodo della quarantena. Una modifica necessaria a anticipare i tempi e rassicurare gli istituti per far tornare in presenza la classe o gli insegnanti, oltre ad avere una certa precauzione e sicurezza nell’esito finale, perché magari un contatto individuato successivamente all’indagine, potrebbe non avere maturato il periodo di incubazione tale per avere poi un esito negativo».

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