FANO - Nemmeno ai malati di Covid si offre una corsia preferenziale per certificare se i valori clinici compromessi dalla malattia sono tornati nella normalità. E’ quanto denuncia, in base a un’esperienza personale, Giovanni Fontana, ex consigliere comunale del movimento 5 Stelle.
«Dopo una mattinata persa e circa 60 telefonate al Laboratorio di analisi di Fano (sempre occupato) - racconta - mi sento rispondere che il primo posto libero per fare le analisi del sangue al Santa Croce è il 10 dicembre prossimo e a Muraglia il 2 dicembre; faccio presente che devo fare delle analisi di controllo per verificare che tutti i valori siano rientrati nella norma visto che mi sono beccato il Covid-19 e sono stato ricoverato 15 giorni a Muraglia, e l'operatrice sconsolata mi dice che lei non può far nulla.
Fontana si è ammalato alla fine di ottobre, con la febbre a 39 gradi. E' stata ricoverato e le sue condizioni si sono aggravate con le difficoltà respiratorie finché non è stato trattato con il plasma iperimmune. «Ma gli esami non sono finiti e non è possibile - protesta - per ricevere il responso».