Aveva un chilo di coca (arrivata da Perugia) in casa: arrestato ambulante a San Costanzo. «Ho fatto un favore»

Aveva un chilo di coca (arrivata da Perugia) in casa: arrestato ambulante a San Costanzo. «Ho fatto un favore»
Aveva un chilo di coca (arrivata da Perugia) in casa: arrestato ambulante a San Costanzo. «Ho fatto un favore»
di Luigi Benelli
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Martedì 12 Luglio 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 05:18

SAN COSTANZO - Un pacco partito da Perugia e arrivato con un’auto a San Costanzo. All’interno un chilo di cocaina, scatta l’arresto per un 30enne di origini marocchine. 

Ieri in carcere a Villa Fastiggi di Pesaro l’udienza di convalida per un ragazzo incensurato trovato in possesso dello stupefacente.

Sabato le manette


Tutto prende le mosse da un’indagine della guardia di finanza di Perugia che ha seguito una possibile consegna di droga nel capoluogo umbro e si è spostata fino a San Costanzo, seguendo le tracce dello stupefacente. Sabato mattina i militari hanno aspettato che il giovane, sospettato di detenere il pacco, uscisse di casa per procedere alla perquisizione. Così i finanzieri hanno trovato un pacco con all’interno due panetti da mezzo chilo di cocaina.

Motivo per cui hanno arrestato il 30enne, ambulante nei mercati del circondario, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Un chilo di cocaina può arrivare a valere sul mercato dai 50 ai 60mila euro a seconda dei tagli. Ieri il giovane, difeso dall’avvocato Andrea Reginelli, ha parlato e ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari. La sua versione è che degli amici gli avrebbero fatto pressioni per tenere quel pacco: «Dai, sei incensurato, nessuno ti controllerà mai. Ci devi questo favore». Questo più o meno il tenore della proposta. Con malavoglia il ragazzo avrebbe acconsentito e si è tenuto il pacco in casa per la notte.

La spiegazione agli inquirenti


Agli inquirenti ha spiegato che non avrebbe fatto parte del viaggio per ritirare la merce. E si è mostrato collaborativo rispetto alle persone coinvolte nel malaffare. L’avvocato Reginelli precisa che il ragazzo è pronto a fornire altri dettagli su come si sarebbero svolti i fatti. Certo è che un chilo di cocaina non è un quantitativo banale, dunque le indagini sono in corso per capire i canali di approvvigionamento della merce e a quali piazze fosse destinato e soprattutto per tramite di quali pusher.

L’arresto è stato convalidato e il giudice si è riservato la decisione se lasciarlo in carcere o collocarlo ai domiciliari. L’ultimo importante arresto a Fano per quantitativi importanti risale ad ottobre quando due donne di Torre Annunziata, di 32 e 36 anni, in auto, erano state beccate e arrestate al casello con 550 grammi di cocaina, per un valore sul mercato sui 25-30mila euro.

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