Il nuovo questore: a Pesaro: «Siete in paradiso, ma in spiaggia con il cane mi hanno redarguito»

Il questore Raffaele Clemente
Il questore Raffaele Clemente
di Simonetta Marfoglia
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Sabato 9 Luglio 2022, 04:40

PESARO - Il nuovo questore Raffaele Clemente, classe 1961 e Roma e Amatrice come gangli vitali di carriera, è fresco di insediamento (7 luglio) ma è già nel vortice degli impegni istituzionali - professionali. Citando in ordine sparso: ha partecipato in Prefettura al Comitato sull’ordine pubblico su Pian del Bruscolo, ha incontrato il sindaco Matteo Ricci e presenziato allo spettacolo del Marconi dove la teca della Quarto Savona 15, l’auto della scorta di Falcone, è parte integrante del musical studentesco “Io non ho paura”. 

Nel mezzo ha fissato come immagine dei suoi profili social la Palla («La comunicazione è importante») e sta trovando il tempo per conoscere Pesaro, con al seguito famiglia e il cane Flic (ispirato al nomignolo francese per il poliziotto), razza jack russel, e dove si inserisce un sorridente aneddoto: il questore ha finito con l’essere, suo malgrado e simpaticamente, redarguito, passando dalle vesti del controllore a quelli del controllato. «Un siparietto divertente - racconta - eravamo con il cane nella zona del mare, serata calda, circa le due di notte. Non so come ma il cane comincia a tirare e finiamo sulla spiaggia, all’ingresso di uno stabilimento. Buio pesto e proprio dal buio, alle mie spalle, si fa strada una voce perentoria che mi avverte “non si porta il cane in spiaggia, non si può”». E quindi? «E quindi - chiosa - ho fatto dietrofront, ma quella voce anonima mi ha ricordato che ci sono delle regole e che le faceva rispettare. E’ stato un promemoria». E nel frattempo sta riempiendo il memorandum pesarese di appunti. «Ho una massima che seguo: “Si può sempre fare qualcosa”. Mi è tornata in mente quando ho visto lo spettacolo degli studenti del Marconi. Mi sono commosso: quegli studenti stanno facendo qualcosa. Per quel che mi riguarda prima si studia, poi si fa e si cambia. Non si sparano giudizi aprioristici, c’è un metodo da seguire». Metodo che applica anche quando gli si elenca dei fronti caldi cittadini: la droga al Miralfiore, gli eccessi della movida alcolica e ragazzina. «Mi sono occupato della movida romana, quella di Trastevere per esempio. Non si va a testa bassa, prima ci si ragiona. C’è una politica commerciale alla base della movida, per esempio se si vendono shortini a 50 centesimi è facile calamitare i giovanissimi. E poi va esaminata la logistica. Dove si concentrano i ragazzi? In che orari? Quali i percorsi di afflusso e deflusso?».Il giorno prima del suo insediamento ufficiale c’è stata in Prefettura la storica firma per il protocollo d’intesa sulla nuova Questura alla caserma Cialdini atteso da 25 anni, un po’ come quando si scruta il cielo e c’è chi vede e interpreta i segni. Potrebbe essere ricordato come il questore del trasferimento, ma Raffaele Clemente ritorna all’applicazione del metodo: «Mi piacerebbe, ma non sono un geometra, nel senso che parliamo di un processo lungo e ragionato intorno a un fatto tecnico. Su spazi, dimensioni e funzionalità ci rivolgeremo a chi è competente e troveremo una quadra». «Comunque - chiosa - credetemi, Pesaro è un paradiso in terra. La prima impressione è stata più che positiva. Partecipando al Comitato sull’ordine pubblico per Pian del Bruscoli un sindaco (Palmiro Ucchielli ndr) ha parlato di un territorio e di una zona industriale in espansione e con un forte humus produttivo: era tanto che non sentivo quelle parole». 
 

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