La città più sostenibile al mondo si è ispirata al laboratorio dei bambini superando Fano

Il sindaco di Pontevedra ospite internazionale del dibattito di Fano
Il sindaco di Pontevedra ospite internazionale del dibattito di Fano
di Lorenzo Furlani
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Martedì 1 Giugno 2021, 09:36

FANO - Non è rara l’esperienza dell’allievo che supera il maestro, ovvero di chi applicando un insegnamento o emulando un’innovazione riesce a raggiungere risultati più evoluti del modello che l’ha ispirato. È il caso, in campo amministrativo, del progetto della città delle bambine e dei bambini impiantato a Fano nel 1991 sull’idea visionaria di Francesco Tonucci, condivisa da altri pedagogisti di Fano, che ha generato in 30 anni nel mondo, attraverso l’esperienza di 200 città, un albero poderoso con tanti rami carichi ciascuno di frutti diversi (per usare la metafora del suo ideatore). Questi Comuni si sono ispirati all’esempio di Fano, riuscendo talvolta a introdurre cambiamenti più profondi nell’organizzazione urbana affinché essa, adeguandosi alle esigenze degli abitanti più piccoli, risulti adeguata ai bisogni di tutti.

Cambiamenti popolari
È questa certamente l’esperienza di Pontevedra, città di 82mila abitanti della Galizia in Spagna, ritenuta la più sostenibile e accessibile al mondo per la trasformazione avvenuta nell’ultimo ventennio. Artefice di questo cambiamento è il sindaco Miguel Anxo Fernández, che ha partecipato alla conferenza internazionale organizzata venerdì scorso dal Comune di Fano in occasione dell’anniversario del laboratorio. Fernández è in carica ininterrottamente dal 1999, attraverso successive elezioni (e ciò significa che anche i cambiamenti per la sostenibilità più radicali se ben introdotti producono consenso).

Gli spazi urbani tolti alle automobili
«Pontevedra del 1999 la chiamavamo l’“incensiere” dell’inquinamento - ha raccontato nell’incontro online il sindaco di Pontevedra, medico di professione (la traduzione è di Melissa Rosati) -. I veicoli a motore occupavano il 70 per cento degli spazi». Accadevano tanti incidenti stradali e fortemente condizionata era «l’autonomia delle persone; soprattutto bambini, anziani e disabili non potevano usufruire della città, i bambini li chiamavamo la “generazione del sedile posteriore” perché erano costretti a stare dentro le automobili.

Uno studio inglese diceva che i bambini stavano meno di un’ora al giorno all’aria aperta». Impossibile vivere così. «Abbiamo preso la decisione di aumentare lo spazio pubblico - ha sottolineato Miguel Anxo Fernández - dandone il 70 per cento alle persone e non alle automobili. Il laboratorio di Tonucci era una delle fonti più importanti su come progettare una città. Contattammo Tonucci per fare una città più abitabile. Di fatto all’inizio, i primi due anni, c’erano i volontari che accompagnavano a scuola i bimbi, poi dopo il terzo anno i genitori si fecero convincere che non c’era bisogno dei vigilanti nel percorso scolare perche i bambini non solo camminavano per andare a scuola ma vivevano la città».

La chiave di volta
È questa la chiave di volta del cambiamento: l’autonomia e la libertà di gioco dei più piccoli. «Abbiamo capito che occorre ascoltare i bambini genuini, senza influenzarli. Tonucci raccontò l’aneddoto di un bambino che disse che i parchi giochi avevano le panchine messe al contrario, perché già i bambini escono con i genitori, arrivano in parchi giochi chiusi e poi i genitori si siedono ad osservarli mentre giocano: perciò le panchine dovevano essere girate dall’altra parte. Occorre permettere ai bambini di giocare liberamente, l’educazione deve ammettere il rischio che fa crescere».

Stimoli utili a per migliorare
«In 11 anni - ha concluso Fernández - non abbiamo avuto un solo morto per investimento stradale. Nel 2010 abbiamo emesso l’ordinanza delle zone a 30 chilometri orari, nel 2019 il limite dei 30 chilometri orari per i veicoli è stato esteso a tutta la città con 10 chilometri orari di velocità massima nelle zone pedonali». 
Paola Stolfa, coordinatrice del laboratorio Fano città delle bambine e dei bambini, ha ringraziato il sindaco di Pontevedra per gli interessanti stimoli portati.
 

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