Non solo Modena: anche nelle Marche c'è una zona famosa per i rave party

Non solo Modena: anche nelle Marche c'è una zona famosa per i rave party
Non solo Modena: anche nelle Marche c'è una zona famosa per i rave party
3 Minuti di Lettura
Lunedì 31 Ottobre 2022, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 19:53

URBINO - Non si sono spenti gli echi (e neanche gli amplificatori) sul mega rave in corso di smobilitazione a Modena, che già l'argomento ha fatto irruzione nell'agone politico, con il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni che ha annunciato un pacchetto di norme per affrontare questo tipo di situazioni: reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro, si procede d'ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica».

Il luogo prediletto nelle Marche

Non si tratta di un fenomeno nuovo: da anni ormai si organizzano cladestinamente, grazie al tam di social come Whatsapp e Telegram, eventi che spesso richiamano partecipanti da tutta Italia e anche dall'estero. E le Marche non sono estranee al fenomeno, anzi, c'è un luogo che frequentemente finisce agli onori delle cronache per i rave party: il bosco delle Cesane.

Chiamano il 118 per un'emergenza, poi l'assurda richiesta: «Visto che siete qui ci spostate i mobili del salone?»

Dove si balla

Isolati, ma facilmente raggiungibili, con pochi vicini che possono lamentarsi per il fracasso: i boschi delle Cesane, a cavallo dei comuni di Urbino e Fossombrone, sono da anni uno dei luoghi che attirano i ravers da tutta Italia.

Un unico problema: la musica, spesso, si sente fino a Urbino. E il via vai di auto o pulmini non passano indisturbati. 

ll 13 marzo scorso un rave party fu organizzato alle Cesane, nei pressi delle ex cave, Presenti giovani provenienti dall’Umbria, da Rimini, da Fano, San Benedetto e Ascoli. Le attività di sgombero da parte delle forze dell’ordine sono iniziate solo alle 11 di domenica, quando sul posto sono arrivati i rinforzi da Pesaro. Poi, sono continuate fino alle 14.30. Sul posto erano presenti circa 150 persone con una trentina di autoveicoli.

Aprile e luglio in zona Cave

Nuovo allarme il 22 aprile stessa zona e setesso modus operandi, con centinaia di giovani fatti sgomberare. E di nuovo il 18 luglio, sempre in zona Cave: dalla mattina fino al tramonto le forze dell’ordine sono state impegnate non solo a identificare organizzatori e partecipanti, ma anche a far sgomberare l’area. I promotori hanno pagato l’affitto del terreno, a fianco un abitazione, al proprietario di quest’ultimo immobile e per questo si sono sentiti, a dir loro, autorizzati. Fatto sta che la musica emessa dagli altoparlanti ha iniziati a bombardare la sottostante vallata. I residenti hanno chiamato immediatamente il 112.

© RIPRODUZIONE RISERVATA