Pinqua, il ministro Giovannini approva i progetti per centro storico e San Benedetto. Escluse le richieste di Fano e Urbino

L'ex San Benedetto a Pesaro
L'ex San Benedetto a Pesaro
di Luigi Benelli
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Giovedì 14 Aprile 2022, 09:54

PESARO - Qualità dell’abitare, Pesaro ottiene 30 milioni con 2 progetti da 15 milioni ciascuno. Sì dunque al progetto per il centro storico e per il San Benedetto. Per ora resta escluso quello sui borghi e periferie. Anche Fano e Urbino al momento non sono entrate nella graduatoria. Sono stati premiati in questa fase 159 progetti e Pesaro e rientrata al 66° per il centro storico e al 156° per il San Benedetto. Il ministro Enrico Giovannini ha presentato l’iniziativa “Progetti Pinqua – primi risultati”, organizzata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili in collaborazione con il Museo Maxxi di Roma. 

Il via libera
Nel corso dei lavori è stato illustrato il Rapporto sui risultati al primo trimestre del 2022 del Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare, finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Via libera, dunque, ai 14,8 milioni per il Pinqua legato al centro storico compreso tra via Mazza-via Castelfidardo, via Passeri e Corso XI Settembre. Lungo questi assi viari, attualmente sottoutilizzati, viene concentrata una serie di interventi tra loro integrati per supportare la residenzialità nel centro. Qui verrà messa a punto di una strategia per l’efficientamento energetico e la transizione ecologica, che sappia coniugare la tutela dei valori storico-paesaggistici della città vincolata con le istanze di contrasto agli effetti del cambiamento climatico.

Decumano carbon free
Il ministero scrive: «La proposta “Decumano Carbon Free” vuole essere un modello pilota, che possa essere replicabile per l’intero centro storico e potenzialmente per gli altri nuclei storici d’Italia che godano di caratteristiche ambientali e geografiche similari».

L’idea è quella di un anello di condensazione che ottiene il caldo dalla superficie del Foglia e il freddo dal letto del fiume che passava in via Mazza per servire una porzione di centro.

Sono 38 gli appartamenti
L’altro progetto finito sul report è quello del recupero del San Benedetto finanziato con 14,9 milioni per 38 unità abitative.

L’intervento, come già illustrato, propone un piano di investimenti e di sviluppo centrato sul riuso di strutture edilizie dismesse e di spazi già urbanizzati valorizzandone le grandi potenzialità ambientali presenti. Il quadro dei destinatari è diversificato.

Sono previste residenze sociali destinate ad un’ampia fascia di persone e nuclei familiari interessati dal disagio abitativo e dalla difficoltà di accedere all’offerta abitativa del mercato libero, che si estendono per circa 2.500 mq assorbendo il 51% delle strutture residenziali di progetto. Poi residenze per la terza età destinate a soggetti autosufficienti o assistite, pari a circa 1.000 mq che raggiungo- no il 15,5%. Infine residenze temporanee sociali a canone calmierato destinate a soggetti che se ne avvalgono per motivi di studio, di formazione professionale e per esigenze di lavoro, per circa 1.100 mq pari al 16,8%.

Nero su bianco
Il report parla di «abitazioni private coerenti con la domanda di mercato che verranno realizzate a cura ed onere di soggetti imprenditoriali privati e che interessano oltre 1.000 mq raggiungendo il 15,3% del totale. Verrà riqualificato il patrimonio arboreo e di aree verdi di oltre 9.000 mq dando vita ad un sistema di verde urbano che si estende per oltre 25.500 mq in pieno centro urbano, per il miglioramento della qualità dell’aria e la valorizzazione ambientale e paesaggistica della città».

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