RIMINI - L'incubo è durato mezz'ora, il processo un anno esatto: colpevole di violenza sessuale su una ragazza pesarese di 20 anni. Così ha deciso il collegio di giudici del Tribunale di Rimini nei confronti di un 23enne albanese residente nel Pesarese. Per lui il pm Annadomenica Gallucci aveva richiesto una condanna a 7 anni. La corte, riconoscendo le attenuanti generiche, gli ha inflitto una pena di 4 anni e 2 mesi. Il difensore del giovane, l'avvocato Marco Defendini, ha già annunciato il ricorso. Lui, infatti, ha sempre sostenuto che il rapporto fosse stato consenziente.
Un incubo lungo mezz'ora
Lei, invece, ha raccontato di essere stata violentata, a Cattolica, nella notte tra il 12 e 13 giugno dell'anno scorso.
Una mezz'ora da incubo a cui poi era seguita una rissa tra lo stesso ragazzo (poi scappato, rintracciato dai carabineri e arrestato nella propria residenza pesarese) e un amico della giovane soccorso, insieme alla presunta vittima di stupro, dai medici del 118. Sulla ragazza erano state riscontrare lesioni compatibili con la violenza, con una prognosi di 15 giorni.