Gaffe di Minardi sulla Carta di Avviso Pubblico
La candidata 5 Stelle ribadisce: "Si dimetta"

Gaffe di Minardi sulla Carta di Avviso Pubblico La candidata 5 Stelle ribadisce: "Si dimetta"
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Mercoledì 6 Maggio 2015, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 19:28
FANO - Gaffe elettorale di Renato Claudio Minardi sulla Carta di Avviso pubblico e nuova richiesta di dimissioni da parte di Rossella Accoto. Il candidato al Consiglio regionale nella lista provinciale del Pd ha risposto con prontezza alle richieste della formazione civica Noi Giovani per una candidatura trasparente e si è reso disponibile a firmare il codice etico dell'associazione Avviso Pubblico e a farlo adottare in Regione.



Tale impegno è sintomatico di quanto le promesse in campagna elettorale possano risultare gratuite e opportunistiche, nella migliore delle ipotesi frutto di mancato approfondimento perché quella Carta, tra le altre norme, ne prevede una che appare incompatibile con la candidatura di Renato Claudio Minardi.



Il presidente del Consiglio comunale, bruciando sul tempo ogni avversario o collega di schieramento, in nome della trasparenza ha accolto l'appello di Noi Giovani a tutti i candidati affinché siano resi noti il curriculum vitae e la situazione reddituale (peraltro per Minardi già pubblicati sul sito internet del Comune). Il candidato del Pd ha garantito di non aver conflitti di interesse né indagini in corso e si è dichiarato "pronto a sottoscrivere la Carta di Avviso Pubblico auspicata da noi Giovani".



Ma se Minardi firmasse quel codice etico non potrebbe più candidarsi al Consiglio regionale perché tale Carta impedisce i cumuli degli incarichi politico istituzionali. “L'amministratore, fuori dai casi in cui sia la stessa legge a prevederlo - si legge all'articolo 6 -, si impegna a evitare il cumulo dei mandati politico-istituzionali (...). L'amministratore si impegna a evitare anche il cumulo successivo dei mandati politici e degli incarichi pubblici”.



Negli ultimi vent'anni Renato Claudio Minardi è passato da un mandato politico all'altro, accumulando, successivamente e in qualche caso contemporaneamente, quelli di consigliere comunale, assessore comunale e vicesindaco, consigliere provinciale, presidente dell'Autorità di ambito territoriale ottimale, assessore provinciale e ora presidente del Consiglio comunale, fruendo quasi ininterrottamente dell'aspettativa dal suo lavoro di impiegato delle Poste.



Le norma è concepita per ostacolare il professionismo di fatto delle carriere politiche che durano una vita, come appunto quella di Minardi. Una gaffe sorprendente, visto che il tema è stato oggetto di delibere e anche di polemica politica in Consiglio comunale.



Di tale inciampo approfitta la candidata del movimento 5 Stelle Rossella Accoto, che accoglie la notizia dell'impegno di Minardi per la Carta di Aviso Pubblico "con un largo sorriso di incredulità", vista appunto la norma contro il cumulo dei mandati politici "guarda caso prudentemente cancellata dal codice etico già approvato a Fano". "Proprio perché per il Movimento 5 stelle la coerenza era ed è rimasta un valore - afferma Rossella Accoto -, non posso che rinnovare per l’ennesima volta a Minardi la richiesta di dimettersi dal ruolo di presidente del Consgiglio comunale che ricopre".
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