PESARO Multa e chiusura del locale dopo la cena fatta nonostante le limitazioni Covid. La sentenza d’appello ribalta oggi la “disapplicazione” del Dpcm e condanna Umberto Carriera al pagamento degli 803,20 euro elevati. Facciamo ordine. Il ricorso contro la multa e la sospensione era stato presentato dal ristoratore e leader del movimento #Ioapro Umberto Carriera ai tempi delle restrizioni per la pandemia. Ed era stato accolto. Il giudice del tribunale di Pesaro aveva annullato l’ordinanza e “disapplicato” il Dpcm. Il fatto risale al 15 gennaio 2021 quando il ristoratore lasciò aperto il ristorante La grande Bellezza di Mombaroccio, accolto i clienti e Vittorio Sgarbi.
La cena con Sgarbi
Erano i giorni in cui i locali potevano stare aperti a pranzo ma non la sera, ma Carriera andò contro le regole del Dpcm di dicembre.
L’opposizione
La Prefettura si è opposta e si è arrivati alla sentenza d’appello. Per i giudici «le ragioni di disapplicazione non trovano corrispondenza con la natura dell’atto ed i limiti di sindacato non trovano riscontro nell’esame dei riferimenti tecnico scientifici e di ponderazione (adeguatezza/proporzionalità)». E ancora sarebbe “difettosa” la questione della «non applicabilità della sanzione per “stato di necessità”, invocato per “necessitata” difesa del diritto al lavoro ed al sostentamento proprio e dei dipendenti». In risposta al fatto che alcune aree di servizio potevano stare aperte, i giudici ribadiscono che le chiusure erano «temporanee e parziali aventi il fine di tutelare la salute e l’incolumità pubblica, valide in modo generale, omogeneo e indifferenziato per ciascuna categoria merceologica interessata, in quanto tali del tutto inidonee ad alterare la concorrenza e il mercato». Sentenza dunque ribaltata.