L'infausto carnevale di Fano, finto il rogo del Pupo. La presidente: «Carri a Viareggio per la zona bianca»

Il finto rogo del Pupo
Il finto rogo del Pupo
di Massimo Foghetti
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Marzo 2022, 07:35

FANO - Bagliori rossastri si sono levati in un lato della piazza, mentre nel luogo deputato al rogo del Pupo si sono alzate in aria dense volute di fumo. Si sarebbe dovuto consumare così il rito di fine carnevale, in modo che, come vuole la tradizione, bruciando la figura di cartapesta si esorcizzassero tutte le trasgressioni compiute durante il periodo della festa.

Solo che quest’anno è stato un anno particolare, pur andando in fumo il Pupo non si è bruciato e di trasgressioni i fanesi hanno avuto modo di compierne ben poche!

si è svolta ieri in piazza Venti Settembre l’ultima festa di carnevale. Sebbene la giornata fosse più clemente rispetto a quella precedente, intorno alle 14 è giunta da Ancona un’allerta meteo con vento forte che ha impedito il rogo del Pupo. La stessa collaborazione intrapresa con i vigili del fuoco è stata disdetta poco dopo. In realtà poi le forti raffiche non ci sono state, ma i fanesi si sono dovuti accontentare di un finto rogo realizzato con rossastri lampi di luce e candelotti di fumogeni dello stesso colore.

L’effetto è stato ugualmente spettacolare, ma il Pupo è sopravvissuto a se stesso. Sono state oltremodo severe le disposizioni impartite dalle autorità preposte alla salvaguarda della sicurezza nell’autorizzare la festa in piazza; piazza che è stata recintata in vari settori con una serie di transenne, i cui varchi sono stati vigilati dal personale di servizio; sembra che la presenza di pubblico in piazza non avrebbe dovuto superare le 500 persone e al carro dell’istituto d’arte non è stato permesso di oltrepassare la prima barriera. In realtà le presenze sono state molte di più.

Questa volta le famiglie con i loro bambini non si sono lasciata sfuggire l’occasione di festeggiare il carnevale nel modo più tradizionale possibile e i più piccoli, indossanti le maschere più note, hanno ritrovato la gioia di rincorrersi lanciandosi manate di coriandoli. A condurre la festa sono stati la presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli, il noto attore Nicola Anselmi, Simone Diotallevi nelle vesti del Vulon e Marco Guidi in quelle di Cupida, sindaca del carnevale finché in concomitanza “con gli ultimi fuochi” la fascia è ripassata sulle spalle del legittimo proprietario, ovvero il sindaco Massimo Seri.

Una nota di merito va agli studenti del liceo Apolloni per il bel carro da essi realizzato e illustrato in una mostra di disegni e di bozzetti, dedicato al Purgatorio di Dante e al personaggio fanese Iacopo del Cassero. Un arrivederci alla prossima sfilata delle mascherate delle scuole del 4 e 5 giugno.

La considerevole affluenza di cittadini che si è registrata ieri in piazza Venti Settembre, in concomitanza con l’ultimo giorno di carnevale, ha fatto rimpiangere la mancata organizzazione dei corsi mascherati che costituiscono la vera caratteristica del Carnevale di Fano.

Perché a Viareggio sì e Fano no?

«Perché – ha chiarito la presidente dell’Ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli – da noi la fase dell’emergenza è stata di più lunga durata rispetto alla Toscana. Per organizzare la sfilata dei carri in via Gramsci, avrei dovuto dare il via alla costruzione degli stessi o se non altro a una loro rivisitazione nel momento in cui le Marche passavano dal bianco al giallo e dal giallo all’arancione; non solo ma avrei dovuto superare in quel momento un insieme di norme in vigore per tutelare la sicurezza delle persone, difficili da far rispettare. Viareggio è stato uno dei pochissimi carnevali ad effettuarsi in tutta Italia, con una presenza di pubblico quanto mai ridotta».

Tra le ragioni che hanno sconsigliato di organizzare il corso mascherato c’è poi quella economica, una componente da non trascurare. Intanto ora si pensa alla piccola sfilata dei carri di seconda categoria che avverrà in corso Matteotti a giugno, a ricordo di quanto il carnevale di Fano si svolgeva nelle vie del centro storico; poi per l’edizione agostana con i grandi carri allegorici si vedrà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA