Torrente tracimato, il sindaco Piccini chiude le strade: «Cantiano ancora fragile e il Tenetra ci fa paura»

Torrente tracimato, il sindaco Piccini chiude le strade: «Cantiano ancora fragile e il Tenetra ci fa paura»
Torrente tracimato, il sindaco Piccini chiude le strade: «Cantiano ancora fragile e il Tenetra ci fa paura»
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 15:14

CANTIANO Ieri, purtroppo, è piovuto di nuovo sul bagnato nella zona del Catria e Nerone. «Le piogge - incalza il sindaco Alessandro Piccini di Cantiano - insistono su un territorio ancora fragile su cui permangono problematiche conseguenti alla catastrofe di settembre. Abbiamo, pertanto, ritenuto opportuno interdire l’accesso momentaneo a diverse zone raggiungibili con una viabilità alternativa». Come le strade comunali della Vecchia Contessa o di quelle in località Conti, Colnovello, San Rocco e in via delle Mura. 

 


«Poi, - aggiunge - temiamo di nuovo il torrente Tenetra che, esondando, ha travolto gli argini provvisoriamente messi in sicurezza e compromesso in alcuni tratti la viabilità e minaccia anche i pali della rete elettrica». Dall’altro lato del Catria, anche Frontone e Serra Sant’Abbondio fanno i conti con il materiale che scende dal massiccio. «Si aggiungono - osserva il sindaco Daniele Tagnani - ai tanti detriti accumulati dalla catastrofe di settembre rimasti nei torrenti.

Uno scenario che temevamo e che, purtroppo, si è verificato. Finché non verranno rimossi - avverte - avremmo sempre problemi. Devono essere una priorità nei lavori post-somma urgenza». Ieri, per alcune ore, sono rimaste isolate alcune abitazioni di San Savino.

«I danni ci sono»

«Nonostante una serie di temporali intermittenti a Serra Sant’Abbondio - chiarisce il sindaco Ludovico Caverni - che hanno riversato in poche ore una importante quantità di acqua, tutto sommato, i terreni, i fossi e i fiumi già imbevuti dell’acqua caduta nei giorni scorsi hanno retto. Ma danni ci sono». L’acqua dei campi non assorbita dalle cunette ha rovinato in parte la strada Molino Giombo -Torricella e, dopo il ponte, si è ampliata la frana provocata dall’alluvione del 15 settembre che adesso è molto vicina alla sede stradale. A Montevecchio, gli operai comunali hanno dovuto intervenire sui chiavicotti per impedire l’allagamento di una casa. Segnalati smottamenti nelle strade periferiche a Pergola. «Abbiamo scelto - entra nel merito il sindaco Simona Guidarelli - di chiudere alla circolazione per precauzione il ponte a San Biagio e sono sotto controllo costante da parte del personale comunale alcune criticità lungo il Cinisco». Infine, a Cagli segnalate diverse frane, tra cui in località Paravento, in via Martiri della Resistenza e in via Venezia, zona già duramente colpita il 15 settembre. 
 

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