Allarme risse a Fano, protesta e proposte dei residenti di via Nolfi: «Degrado tollerato da 10 anni, ecco come risolverlo»

Allarme risse a Fano, protesta e proposte dei residenti di via Nolfi: «Degrado tollerato da 10 anni, ecco come risolverlo»
Allarme risse a Fano, protesta e proposte dei residenti di via Nolfi: «Degrado tollerato da 10 anni, ecco come risolverlo»
di Lorenzo Furlani
4 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Novembre 2022, 03:10

FANO - «Era ora». È la reazione dei residenti della zona di via Nolfi e via De Borgogelli all’annuncio di provvedimenti perentori da parte delle autorità - in primis il questore - per stroncare gli atti di maleducazione civica e di violenza urbana che avvengono nelle serate del weekend in quell’area del centro storico, dove si assembrano centinaia di giovani, moltissimi dei quali minorenni, davanti al Caffè dello Sport, stazionando in strada come una folla compatta che ostacola anche il transito dei veicoli .

Maleducazione e violenza

Una reazione di fiducia condizionata ovviamente dall’efficacia delle misure applicate (ieri la licenza dell’esercizio è stata sospesa per 7 giorni dal questore) perché nella precedente fine settimana sono avvenute allarmanti risse, che nello scontro tra bande rivali di giovani hanno travalicato gli schiamazzi, le liti e le provocazioni indotte dall’alcol per sconfinare in veri e propri atti di criminalità.

Tanto che, come documenta un video, sono spuntati manganelli e una katana e, secondo i racconti dei ragazzi rilanciati da chi abita nella zona, anche bottiglie di vetro usate come armi, coltelli e una pistola.

La paura di ritorsioni

«Questa situazione è stata tollerata fino adesso - protesta un residente -, salvo qualche giorno di chiusura del locale, nonostante le decine di denunce di chi risiede qui. Il fenomeno va avanti ormai da dieci anni e sta peggiorando». L’interlocutore chiede l’anonimato perché riferisce che chi in questi anni si è esposto con richiami ai ragazzi e prese di posizione ha subito ritorsioni: «Giovinastri vengono a suonare i campanelli, orinano sugli usci, a me hanno rigato la macchina. Noi residenti ormai abbiamo paura di esporci». 

Ragazzi da fuori Fano e da Pesaro

Da qualche tempo la gestione del bar è passata al genero dello storico titolare e questo avrebbe richiamato ancora più giovani. «Vengono da fuori Fano e anche da Pesaro - sottolinea il residente -, nel weekend fino a 200 ragazzi si radunano in strada, perché il Caffè dello Sport ne può contenere 20. Si consuma soprattutto birra, molte centinaia di bottiglie, non saprei dire se qualcuno le prende anche al supermercato, comunque per questo il clima si surriscalda. La sera rientrando a casa è difficile anche passare con l’auto perché questi ragazzi non percepiscono il problema del transito dei veicoli e non si spostano. Diversi vomitano e si accasciano a terra. Mi si spazza il cuore a vedere ragazzine di 13, 14 e 15 anni appoggiate ai muri delle case di via De Borgogelli perché stanno male per aver bevuto troppo alcol».

La testimonianza del fanese è significativa dell’esasperazione di chi vive nella zona e del degrado raggiunto. «Io temo - sottolinea - che se non si risolve la situazione ora, quando sarà ristrutturata piazza Marcolini, liberandola dal parcheggio, a 50 metri dal bar, quello diventerà lo spazio di riunione dei giovani. Già adesso qui avvengono le scorribande: quando arrivano le forze dell’ordine in questa zona più defilata si riversano i ragazzi urlando. La mattina si trovano escrementi, chiazze di vomito, bottiglie rotte e rifiuti».

Le misure applicabili

In tanti anni di disagio, i residenti hanno maturato idee chiare sulle misure da applicare e ora chiedono controlli permanenti delle forze dell’ordine il venerdì e il sabato sera, l’uso di telecamere come deterrente degli eccessi e strumento per individuarne i responsabili, la frequentazione del bar limitata alle persone che può accogliere, il contenimento del suo orario di apertura serale e l’eliminazione degli assembramenti in strada, che costituiscono anche intralcio alla circolazione.

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